Cronaca

«L’instabilità regna sovrana e la toppa che con la Bolkestein si è voluta creare è forse peggiore del buco esistente»

La Redazione
Il direttore Confcommercio Bari- Bat  Leo Carriera
L'intervento del Direttore di Confcommercio Bari e Bat, il biscegliese Leo Carriera
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«Il tema delle concessioni per il commercio su aree pubbliche, oggetto negli ultimi mesi di un acceso dibattito, è sfociato, da ultimo, nella disposizione, contenuta nel Decreto legge Milleproroghe, che fissa il termine delle concessioni in essere alla data del 31 dicembre 2018».

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Lo sottolinea in una nota il Direttore di Confcommercio Bari e Bat, Leo Carriera.

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«Tralascio – scrive Carriera – qualsiasi considerazione critica sull’attività svolta da tutti rappresentanti di movimenti costituitosi per sollecitare, solo oggi,  il Governo ad adottare provvedimenti che escluderebbero la categoria degli operatori su aree pubbliche dalla Direttiva Bolkestein. Mi preme, però, ricordare  a tutti che le Associazioni di Categoria, Confcommercio e Confesercenti hanno sin dal 2011, con apposite audizioni parlamentari di cui si conservano verbali di seduta, sollecitato il Governo ad adottare provvedimenti di tal genere. Solo davanti al mancato raggiungimento di tale risultato si è lavorato attentamente affinché l’intesa Stato Regioni del 2012 riconoscesse, con un meccanismo di premialità, la titolarità del proprio posteggio a tutti».

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«Rimettere in discussione, oggi, l’Intesa del 2012  – aggiunge – sui criteri di riassegnazione delle concessioni di posteggio su area pubblica, e forse anche la loro durata e i criteri di selezione, ha il sapore di uno sgarbo non solo istituzionale per tutti, operatori e Organizzazioni Sindacali che hanno fatto del confronto leale e dello spirito di collaborazione, in difesa delle aziende del settore, il principio ispiratore di 5 anni di politica sindacale. E’ un dato di fatto: ad oggi diversi Comuni della nostra Regione hanno emesso i bandi di assegnazione e si preparano a gestire la delicata fase di transizione dal vecchio al nuovo sistema. È con stupore e rammarico quindi, ma anche con la determinazione a non lasciarsi stritolare da meccanismi in cui non si scorge nessun fondamento di razionalità, che si prende atto che potrebbe essere giunto al termine un percorso di condivisione».

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«Noi – insiste Confcommercio – continuiamo convintamente a sostenere che l’Intesa rappresenta il miglior punto di equilibrio fra le esigenze delle imprese e la necessità dell’applicazione della Direttiva Servizi. Del Resto, commentare, oggi solo pretestuosamente, che il lavoro svolto non in uno ma in otto anni è finalizzato a difendere interessi propri di queste organizzazioni e non quelli della categoria rappresentata, mi sembra solamente diffamatorio così come lo è il fatto di sostenere che siamo gli strenui difensori della Direttiva Bolkestein. Siamo e saremo al fianco dei nostri associati, di coloro che ancora oggi nella totale confusione creatasi, non sanno più a chi credere e di questo sono responsabili  coloro i quali oggi proclamano di voler rappresentare la categoria. Diremo, come abbiamo tra l’altro sempre detto, solo e soltanto la verità per il rispetto che la verità merita. In questo scenario l’instabilità regna sovrana e la toppa che con la Bolkestein si è voluta creare è forse peggiore del buco esistente. Sono aumentate le incertezze e la confusione: per le istituzioni (annullare i bandi o no? forse sospenderli?); per gli operatori (presentare domanda o no?); per le associazioni di categoria (che osservano interdette il balletto di scadenze e procedure). Allora piuttosto che sterili polemiche, disinformazione strumentale e accuse senza fondamento, auspicherei in questo momento la massima coesione tra le forze sindacali, affinché l’applicazione della norma avvenga nella certezza del diritto, con il buon senso del padre di famiglia, senza creare inutili e, forse, strumentali tensioni».

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«Si serve così – conclude Carriera – una categoria di operatori che è presenza importante nel tessuto economico delle nostre realtà ed è questo che bisogna fare in un momento in cui il ruolo dei corpi intermedi viene messo in discussione a tutti i livelli».         

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sabato 28 Gennaio 2017

(modifica il 30 Luglio 2022, 8:55)

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