Cronaca

La Giornata della Memoria e i Giusti dei nostri tempi

La Redazione
I vigili del fuoco in azione
Le toccanti riflessioni degli alunni della III G della scuola secondaria di I grado "R. Monterisi" Bisceglie
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Anche quest’anno, il 27 gennaio, presso la scuola “R. Monterisi” di Bisceglie, è stato celebrato il Giorno della Memoria, una ricorrenza internazionale, in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici nei campi nazisti. Il 27 gennaio del 1945, infatti, furono abbattuti i cancelli di Auschwitz.

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Gli alunni delle classi terze, per rammentare e onorare le azioni eroiche dei Giusti, ovvero di quelle persone che salvarono la vita di tanti ebrei rischiando la propria senza alcun vantaggio, si sono impegnati nella realizzazione di cartelloni su cui hanno riportato sinteticamente il profilo del “Giusto” assegnato, corredato di foto e disegni.  Tale lavoro è stato preceduto da una ricerca accurata delle storie di coloro che si opposero alle persecuzioni e offrirono il loro sostegno, pur essendo coscienti degli altissimi rischi personali ai quali si esponevano.

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Mentre ci dedicavamo a tale progetto, in una mobilitazione collettiva, ci sembrava di essere affacciati ai cancelli di Auschwitz, una vera e propria metropoli di morte estesa per chilometri, di “vedere” le camere a gas, i forni crematori, le baracche, i carnefici che, con freddezza e determinazione, progettavano lo sterminio di un popolo e di riconoscervi il male che è stato.

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Quando abbiamo terminato il nostro lavoro e abbiamo affisso i cartelloni sulle vetrate che circondano il giardino interno della nostra scuola, abbiamo letto i nomi degli altri Giusti  che avevano saputo, in incognito, proteggere il valore e la dignità di tanti uomini in un periodo buio della nostra storia e ci siamo chiesti se, anche oggi, ci siano dei giusti e in chi si identificano.

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Da interviste effettuate a persone di età, di estrazione sociale e culturale diverse e dal dibattito che successivamente si è svolto in classe, è emerso che, per fortuna solo per pochi, oggi il modello di “giusto” è completamente differente e svuotato del suo significato profondo, in quanto il “giusto” si identifica, per loro, con il calciatore più bravo, il cantante più famoso, lo youtuber più gettonato o in colui che li aiuti nella realizzazione delle aspettative giovanili future. Per la maggior parte, invece, oggi, in tempi in cui impera l’egoismo e l’indifferenza, il concetto di giusto è meno frivolo, in quanto i giusti sono coloro che danno un contributo al mondo e alla pace, che non cedono alla cultura dell’odio e del nemico, ma antepongono la sicurezza altrui alla propria, rischiando la vita accanto a noi, senza che ce ne accorgiamo.

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Giusti del nostro tempo sono gli uomini della Guardia Costiera, che mettono in salvo centinaia di migranti, i Vigili del fuoco che si buttano nel cuore di un incendio, gli uomini del soccorso alpino che si calano in situazioni ad alto rischio, i volontari che guidano ambulanze a grande velocità, pur di arrivare tempestivamente sul luogo di un incidente.

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Giusti del nostro tempo sono tutti i soccorritori che, con piccoli gesti, ma con un grande cuore, nei primi giorni di gennaio, arrancando tra muri di neve e un vento gelido, coraggiosamente e disinteressatamente, ai limiti del possibile, hanno attivamente contribuito a salvare tante vite umane in un contesto proibitivo.

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Giusti del nostro tempo sono tutti coloro che eroicamente combattono e denunciano le ingiustizie, le prepotenze, le iniquità, le violenze, le prevaricazioni, i soprusi delle organizzazioni criminali, per regalare agli altri un mondo migliore e rendere più luminoso il futuro.

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Tutte queste persone, come i Giusti di ieri, sono delle luci deboli che si accendono nel buio per mostrarci che c’è sempre un barlume di giustizia ed un esempio di umanità al quale possiamo aggrapparci e che “salvando una vita, si salva il mondo intero” come è affermato nel Talmud, il libro sacro dell’Ebraismo.

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Claudio D’Alessandro
nElisabetta Pellegrini
nElvira Parisi
nFrancesco Di Benedetto
nPiero Di Benedetto
nAlunni della classe III G della scuola secondaria di I grado “R. Monterisi” Bisceglie

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martedì 31 Gennaio 2017

(modifica il 30 Luglio 2022, 8:46)

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