La protesta

Unione Nazionale Consumatori: «Veneto Banca e Banca apulia, azionisti imbufaliti»

La Redazione
Soldi
Insorge l'associazione contro le pressioni della banca per convincere i clienti ad accettare la transazione
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«A pochi giorni dalla scadenza, gli azionisti di Veneto Banca subiscono pressioni perché venga accettata l’offerta di transazione fatta dall'istituto bancario»: è quanto denuncia l’Unione Nazionale Consumatori, che parla di “condotte irrispettose” dei funzionari delle banche nei confronti dell’utenza. 

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In campo anche la sezione di Bisceglie che ha la sua sede in via Moro 79.

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«La proposta di transazione di Veneto Banca è offensiva, ma la cosa ancora peggiore è l’atteggiamento degli agguerriti funzionari della banca, su tutto il  territorio nazionale, che hanno attuato condotte a dir poco irrispettose nei confronti dei consumatori pur di convincerli ad aderire». E’ quanto dichiarano i responsabili dell’Unione Nazionale Consumatori in merito all’offerta della Veneto Banca/ Banca Apulia.

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«In questi giorni – ricorda l'Unione consumatori – Veneto Banca ha diramato una nota in cui afferma che è stato contattato circa il 96% del totale azioni in perimetro, che i soci che hanno aderito sono oltre il 60% e che rappresentano oltre il 50% delle azioni. Come noto, il piano di rimborsi varato da Veneto Banca prevede per un rimborso pari al 15% del valore netto delle azioni acquistate dal 1 gennaio 2007 al 31 dicembre 2016, dedotte le vendite. La proposta di rimborso è valida solo per le persone fisiche, le società di persone e le onlus; il termine per aderire è marzo; a chi accetta le banche riservano offerte commerciali particolari; la proposta è infine subordinata alla rinuncia alle azioni legali da parte degli azionisti. Le banche hanno reso noti i primi risultati della proposta cui avrebbero aderito circa il 50% degli azionisti».

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Sostiene l’Unione Nazionale Consumatori: «A nostro parere i numeri sono gonfiati, viste le continue segnalazioni di protesta arrivate alla nostra Unione di cittadini letteralmente “imbufaliti” dalla proposta e dal comportamento scorretto delle banche che avrebbero fatto continue telefonate per insinuare il dubbio che in un eventuale giudizio civile, l’azionista possa non avere il risarcimento del danno subìto.

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L’aggressività con cui si sta portando avanti la vicenda è inaccettabile, a meno di una settimana dalla scadenza dei termini dell’offerta, probabilmente non si è raggiunto il quorum delle adesioni dichiarate e per questo continuano a insistere”, continuano i responsabili dell'Unione Nazionale Consumatori. 

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L'Unione Nazionale Consumatori  invita gli azionisti a contattare l’associazione per far analizzare la propria posizione.

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venerdì 17 Marzo 2017

(modifica il 30 Luglio 2022, 7:40)

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