Politica

Premi di produttività nelle Pmi, accordo siglato tra Confapi Bari e Bat

La Redazione
Giuseppe Boccuzzi
La detassazione dei premi di produttività diventa operativa, con la possibilità di versare il premio anche in servizi di welfare aziendale
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La detassazione dei premi di produttività diventa operativa anche nella provincia di Bari e Bat, con la possibilità di versare il premio non solo in denaro, ma anche in servizi di welfare aziendale, come previsto dalla recente normativa. Venerdì 5 maggio 2017 è stato firmato a Bari un accordo territoriale fra Confapi Bari-Bat da una parte e i segretari territoriali di Cgil, Cisl e Uil dei territori di Bari e Bat dall’altra. Intesa che di fatto rende operative le disposizioni degli accordi interconfederali sulla detassazione dei premi di produttività, firmato dalle delegazioni nazionali il 26 luglio dello scorso anno.

I lavoratori e le lavoratrici delle Pmi delle province di Bari e Bat associate a Confapi e che ne applicano i contratti collettivi nazionali Confapi (13 CCNL) potranno beneficiare della detassazione, secondo i criteri stabiliti dalla legge di stabilità 2016. Le aziende insieme ai sindacati di Cgil Cisl e Uil dovranno ora attivarsi per informare i dipendenti delle agevolazioni fiscali derivanti dall’intesa territoriale.

Durante l’incontro, si sono trovate d’accordo su un metodo di misurazione scientifica degli incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza ed innovazione. La condizione di incrementalità degli obiettivi sarà perciò verificata nell’arco di un periodo congruo attraverso indicatori numerici appositamente individuati e fondati su report aziendali.

Gli indicatori verranno comunicati al dipendente insieme alla stima del valore del premio e le sue modalità di corresponsione, con l’eventualità che il premio venga corrisposto, in tutto o in parte, per scelta del lavoratore, tramite prestazioni di welfare aziendali.

Le stesse informazioni, in assenza di RSU o Rsa in azienda, si è statuito, verranno fornite preventivamente, per eventuali osservazioni, anche alle Segreterie territoriali delle OO.SS. sottoscrittrici dell’accordo.

Infine verrà costituito un comitato composto da un rappresentante di ciascuna delle organizzazioni sindacali e imprenditoriale firmatarie che avrà il compito di valutare l’andamento dell’attuazione dell’accordo territoriale e dei suoi effetti redigendo un rapporto, basato sui premi istruiti nel territorio.

«Con questa intesa siglata, che permetterà a centinaia di lavoratori occupati nei settori del mobile arredamento, della grafica ed editoria, della meccanica, dell’energia, del turismo e cultura, della chimica, dell’informatica, della logistica e trasporti, del tessile e abbigliamento, dell’agroalimentare, dell’edilizia e affini, a cui si applica uno dei 13 CCNL siglati da Confapi e CGIL CISL e UIL, si dimostra che il modello della contrattazione basato su due livelli è la conferma di opportunità derivanti dalla valorizzazione della contrattazione di secondo livello, anche attraverso il coinvolgimento paritetico dei lavoratori nell’organizzazione del lavoro.

Riconoscere ai lavoratori una retribuzione più significativa vuol dire fornire ulteriori redditi e maggiore potere d’acquisto a quest’ultimi per vivere con minori difficoltà una realtà difficile come quella della Città Metropolitana di Bari e della BAT. Al tempo stesso è essenziale fornire alle imprese e ai lavoratori strumenti che possano concretamente agevolare la creazione di ecosistemi aziendali virtuosi. Si tratta di un messaggio positivo che sostiene e incentiva l’economia del nostro territorio»: così dichiara Giuseppe Boccuzzi, segretario generale della Cisl di Bari che insieme al collega della Cisl di Foggia, Emilio Di Conza, hanno siglato l’accordo per la parte sindacale cislina.


lunedì 8 Maggio 2017

(modifica il 30 Luglio 2022, 6:34)

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