Politica

Vincenzo Valente: stop al buonismo. No all’unità ad ogni costo se non c’è rispetto

La Redazione
Vincenzo Valente
Durissimo affondo dell'assessore biscegliese nei confronti di Angelantonio Angarano alla vigilia del Congresso cittadino del Pd
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A livello nazionale il Partito democratico festeggia i 10 anni di vita ricordando quelli «che hanno preferito abbandonare la nave». Ma anche nei territori la situazione non è rosea. Basti pensare al fuoco che cova sotto la cenere a Bisceglie, in attesa del congresso cittadino di domenica prossima 22 ottobre.

A svelare il clima irrequieto del pre-congresso è l’assessore Vincenzo Valente, uno che abitualmente non le manda a dire. E questa volta ha armato un missile che rischia di deflagrare proprio nel mezzo dei tentativi di distensione tra l’on. Francesco Boccia e l’ex Sindaco Francesco Spina.

Ecco il testo del suo intervento:

«La storia politica di Bisceglie degli ultimi anni ha visto una forte e netta contrapposizione tra più anime che, in modo legittimo e rispettoso dello statuto e delle regole del Pd hanno cercato finora con grandi sforzi ed enorme senso di responsabilità di garantire un percorso politico “unitario” al fine di dare un governo forte e stabile alla città nei prossimi anni.

Il rifiuto pregiudiziale da parte di Angarano ad ogni confronto democratico denota la sua consapevolezza di essere “perdente” in termini di argomentazioni politiche e amministrative. Angarano critica perfino la pedonalizzazione di via Aldo Moro perché arrivata a suo dire tardi: una vera e propria provocazione soprattutto per chi sa bene che prima dell’Amministrazione Spina “Angarano e co.” hanno governato per dieci anni senza mai neanche pensare alla pedonalizzazione di via Aldo Moro.

Le strette relazioni pericolose e la svolta a destra di quest’ultimo periodo ha permeato l’azione dell’amico Angarano di populismo e demagogia, tipica delle più becere forze di estrema destra. Il recente comunicato con cui condanna, nella qualità di capogruppo del Pd, le proposte di congresso unitario non possono più essere tollerate da chi, rappresentando anche nelle istituzioni migliaia e migliaia di cittadini non è più disposto a subire umilianti ed infanganti attacchi politici e mediatici. Sono contento che Angarano non sia uscito dal PD perché a questo punto diventa necessario per l’interesse della nostra comunità un momento di chiarezza proprio nel nostro partito in funzione delle prossime scadenze democratiche.

La provocazione di Angarano mi stimola a trovare con lui un punto di incontro: non ci possono essere in questo momento e in queste condizioni percorsi unitari perché l’unità dovrà scaturire quale conseguenza naturale dell’ imminente congresso cittadino, cancellando e stanando quelle ambiguità e zone d’ombra che hanno caratterizzato l’ultimo periodo.

Da oggi sarò impegnato fortemente perché questo confronto sia cristallizzato sui programmi e sugli uomini domenica 22 ottobre nell’llauditorium Santa Croce. Chiederò a Francesco Spina di anteporre le logiche del rispetto e della dignità di tutte le componenti del PD a quelle pur importanti di ricerca dell’unità ad ogni costo. Ad Angelantonio Angarano lancio con amicizia ma con fermezza la sfida di portare le sue idee e la sua “mozione” di partito al prossimo congresso. Se è sicuro delle sue ragioni certamente la sua mozione e la sua eventuale candidatura a segretario del PD troverà il rispetto e il sostegno del Partito Democratico del circolo di Bisceglie. Chi sente di aver ragione e chi ha il coraggio delle proprie idee non fugge mai dal confronto e dalla democrazia».


domenica 15 Ottobre 2017

(modifica il 29 Luglio 2022, 23:52)

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