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Non è una provincia per giovani: la Bat in fondo alla classifica nazionale per la fascia 18-35 anni

Lucia M. M. Olivieri
Non è una provincia per giovani: la Bat in fondo alla classifica nazionale per la fascia 18-35 anni
Elaborata nuovi indici dal Sole 24 ore divisi per "generazioni": la Bat 105esima su 107 province nella fascia centrale
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Tradizionalmente, il Sole 24 ore pubblica a fine anno la classifica che, sulla base di svariati indicatori, sancisce le province con la più alta qualità di vita: quest'anno una novità, che risale a ieri. Sono state elaborate infatti tre nuove classifiche “generazionali”, ciascuna composta da 12 parametri, che hanno come scopo la misurazione della vivibilità dei territorio per bambini, giovani e anziani.

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I tre nuovi indici certificano quindi la capacità delle istituzioni di mettere in campo servizi efficienti, le relative condizioni di vita, le lacune nei confronti dei più fragili e le aspettative dei più giovani. 

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Nelle due fasce d'età "estreme", bambini (0-10 anni) e anziani (over 65), la nostra provincia ottiene già piazzamenti mediocri, con rispettivamente il 78° e il 77° posto, è nella fascia 18-35 anni che il piazzamento è davvero pessimo: la Bat infatti è 105esima su 107 province. Nel dettaglio, secondo i vari indicatori, 94esima per laureati, 31esima per numero di disoccupati, 82esima per saldo migratorio (cioè per differenza tra il numero degli iscritti ed il numero dei cancellati dai registri anagrafici per trasferimento di residenza – per mille abitanti), 26esima per imprenditorialità giovanile e 15esima per canoni medi di locazione, 27esima per gap degli affitti tra centro e periferia, 48esima per quoziente di nunzialità, 64esima per età media al parto, 103esima per aree sportive all'aperto (la voce peggiore), 79esima per bar e discoteche in rapporto alla popolazione, 67esima per numero di concerti, infine 99esima per numero di amministratori comunali con meno di 40 anni. 

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Se non altro, siamo una delle province più "giovani" in termini anagrafici, in cui ancora il rapporto tra numero di under 10 e over 80 ha un saldo positivo a favore dei più piccoli, come accade anche per il numero di giovani.

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Bisogna capire che, alle spalle degli indicatori scelti dal Sole 24 ore, c’è una mappa demografica, quella dell’Italia distribuita per fasce di età, che evidenzia squilibri sempre più evidenti. I territori sono attrattivi soprattutto in rapporto al fabbisogno della popolazione presente e, in vista del futuro, c'è bisogno di invertire la rotta per evitare la migrazione della fascia più produttiva investendo sui giovani. Ma questo, si sa, è uno dei grandi problemi di tutto il Mezzogiorno.

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martedì 29 Giugno 2021

(modifica il 28 Luglio 2022, 1:37)

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