Cronaca

«La Asl Bt deve riconoscere le dovute indennità a chi opera nei reparti Covid»

La Redazione
Ospedale di Bisceglie
Somma e Di Liddo della Fials: «​Preavvertiamo che nel perdurare il non accoglimento della nostra istanza saremo costretti a proclamare lo stato di agitazione di tutto il personale sanitario»
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«L’organizzazione Mondiale della Sanità il 30 Gennaio 2020 ha dichiarato l’epidemia da COVID-19 un’emergenza di sanità pubblica di rilevanza internazionale.

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La Delibera del Consiglio Dei Ministri del 31 Gennaio 2020 ha dichiarato lo stato di emergenza (tuttora in corso fino al 31 Dicembre) su tutto il territorio Nazionale per il rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili.

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Il Presidente della Regione Puglia con deliberazione di giunta regionale n.1079 del 09/07/2020 ha ordinato le prime misure sul territorio Regionale assieme al potenziamento della rete ospedaliera individuando ospedali destinati esclusivamente o in parte al trattamento dei pazienti affetti da SARS- COV-2.

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La ASL BT a partire da tale data, sulla base di indicazioni Regionali per far fronte all’emergenza a individuato l’ospedale Vittorio Emanuele II di Bisceglie Covid Hospital  trasformando la propria organizzazione e offerta sanitaria, attraverso la conversione di interi reparti specialistici e chirurgici in reparti Covid prevedendo nuovi posti letto di terapia intensiva e sub-intensiva.

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A seguito di questa organizzazione purtroppo ci spiace costatare che ci sono infermieri e operatori socio sanitari che nonostante operano in reparti covid semi intensivi non percepiscono l’indennità prevista, e neanche l’indennità di malattie infettive.

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Oramai siamo giunti purtroppo nella quarta ondata e ancora oggi, dopo circa due anni alcuni Infermieri, Tecnici Sanitari, e Operatori Socio Sanitari del Covid Hospital di Bisceglie, e di altri Presidi Ospedalieri della Asl Bt continuano incessantemente, con enormi sacrifici e spirito di abnegazione a gestire l’emergenza nelle unità operative con incredibili ritmi di lavoro ma senza percepire le indennità di rischio per malattie infettive e l’indennità  Sub- Intensiva, indennità  previste dall’art. 86 commi 6,7,8, e 9 CCNL 2016/2018.

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Per quanto sopra esposto e considerato l’elevata esposizione al rischio di contagio del personale sanitario codesta organizzazione FIALS chiede alla SS.VV. all’indirizzo l’estensione dell’art.86 comma 6,7,8, e 9 CCNL 2016/2018 a tutto il personale del comparto del Presidio Ospedaliero Covid di Bisceglie, nonché a tutto il personale del comparto direttamente impegnato nelle attività assistenziali dei pazienti affetti dal virus SARS-COV2 e di contrasto alla diffusione della pandemia, sia che siano in servizio presso strutture ospedaliere che territoriali a decorrere dal 1 Marzo 2020 fino al termine dell’emergenza.

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In attesa di immediato cenno di riscontro, preavvertiamo che nel perdurare il non accoglimento della nostra istanza saremo costretti, nostro malgrado, a proclamare lo stato di agitazione di tutto il personale sanitario della Asl Bt ed ad intraprendere numerosi Ricorsi Legali».

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venerdì 3 Settembre 2021

(modifica il 27 Luglio 2022, 22:34)

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Gerom
Gerom
2 anni fa

Infatti I consiglieri della regione Puglia, ad agosto si sono aumentati gli stipendi, tutti d accordo. Al comparto sanitario il c…. O nel c… O. Che aspettate a scioperare la befana o carnevale. Ai sindacati se tenete agli iscritti unitevi e fate restare per72 ore il sistema senza mutande, perché le mutande le hanno fregate lì al consiglio regionale. Andrà tutto bene col culo di infermieri ed oss….. Certissimo, l italiano medio uguale ad un analfabeta funzionale