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​Al Giardino Botanico Veneziani la presentazione del nuovo romanzo di Giulio di Luzio​

La Redazione
Il Giardino Botanico Veneziani - archivio
L'incontro è in programma domenica 5 settembre alle 18.00
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L'associazione "MUVT aps" ospita al Giardino Botanico Veneziani la presentazione del nuovo romanzo di Giulio di Luzio, domenica 5 settembre alle 18.00. In caso di maltempo l’evento si terrà presso FUCI, la curia vescovile sita in via Petronelli, nei pressi della stazione di Bisceglie.

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L’evento sarà bilingue, in italiano ed in tedesco anche grazie al dialogo ed all’intermediazione della dott.ssa Gabriella Rossner.

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L'evento sarà preceduto dalla proiezione di un filmato originale sul TARANTISMO. Seguiranno un rinfresco sociale ed un’ esibizione di danze salentine.

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Giulio Di Luzio è nato e vive in Puglia. Attivista antimilitarista, dagli anni Novanta trascorre un lungo periodo di precariato giornalistico, scrivendo su "Bergamo-Oggi", "il manifesto", "la Repubblica", "Liberazione", "Il Corriere del Mezzogiorno". Ha già pubblicato le seguenti opere, che l’hanno portato alle trasmissioni Rai "Chi l’ha visto?", "Rai News 24", "Radio 3 Farheneit", "Racconti di vita":

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 – I fantasmi dell’Enichem (Baldini Castoldi Dalai -2003)

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 – A un passo dal sogno (Besa – 2006)

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 – Il disubbidiente (Mursia – 2008)

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 – Brutti, sporchi e cattivi (Ediesse – 2011)

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 – Clandestini – (Ediesse – 2013)

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 – Non si fitta agli extracomunitari (Editori Internazionali Riuniti – 2014)

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 – La fabbrica della felicità (Stampa Alternativa – 2016)

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 – Fimmene (Besa – 2017)

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 – Tuccata (Besa – 2018)

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 – La libertà negata (Promosaik – 2021) Tradotto in tedesco

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 – Apartheid all'italiana (Promosaik – 2021) Tradotto in tedesco.

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IL ROMANZO  – SINOSSI

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Questo libro racconta una storia realmente accaduta nel Sud Italia negli anni 60a, epoca in cui le contadine erano sottomesse a mariti, padri, fratelli ed era loro precluso ogni piacere sociale, affettivo e sessuale. Per reagire a questa vita di preclusioni e rinunce, esse cercavano nell’estate di ogni anno il riscatto attraverso l’esorcismo della danza, grazie al ruolo e al potere di manipolazione avuto dalla Chiesa, fino a placare ogni forma di possibile ribellione alla loro condizione esistenziale. Chi invece non si rassegnava alla legge non scritta di una tradizione immutabile e si spingeva oltre ogni divieto, era costretta a fuggire dal paese ed emigrare all'estero o finiva in manicomio, bollata col marchio della malattia mentale con la complicità dalla religione e dalla medicina. O fare la scelta della protagonista.

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Per l’ingresso è richiesta l’esibizione del green pass. In loco sarà inoltre possibile donare per la cura ed il sostegno del giardino nonché per gli obiettivi associativi dei volontari che ogni giorno dedicano tempo ed energie al suo mantenimento, per garantirne la pubblica fruizione.

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domenica 5 Settembre 2021

(modifica il 27 Luglio 2022, 22:27)

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