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“Ho sottoscritto con i colleghi Fabiano Amati, Maurizio Bruno, Enzo Di Gregorio, Donato Pentassuglia e Francesco Paolicelli una proposta di legge finalizzata a colmare il ritardo sui test genomici alle donne con carcinoma mammario in fase precoce”. Ad intervenire sul tema è il consigliere regionale e presidente del gruppo PD Filippo Caracciolo.
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“L’importanza di approvare questa proposta di legge – afferma Caracciolo – risiede essenzialmente in due fattori: porterebbe le donne ad evitare chemioterapie inappropriate o dannose e consentirebbe di proseguire nel solco tracciato dalle leggi, sullo screening obbligatorio per la SMA, sul sequenziamento dell’esoma e sul DNA fetale”.
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“A questi fattori – prosegue il consigliere regionale – si inserisce una riflessione di carattere scientifico. Le donne con carcinoma mammario in fase iniziale, hanno la necessità di sottoporsi a trattamento chirurgico e sulla base dell’esame istologico risultano a basso, intermedio o alto rischio di recidiva. Se si escludono i casi a basso o alto rischio di recidiva, per i quali la decisione di ricorrere o meno alla chemioterapia adiuvante è molto semplice, difficile si presenta la decisione per i casi definiti a rischio incerto o intermedio. Di qui l’importanza del test genomico, che si presenta decisivo per la prescrizione o meno della chemioterapia”.
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“Il test genomico – conclude Caracciolo – sarà erogato gratuitamente. Questo va ad ulteriore testimonianza della nostra volontà di supportare le donne nella loro difficile battaglia contro il tumore”.
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