Cronaca

«Non possiamo subire le conseguenze di un insensato e spregevole gesto posto in essere da un folle»

La Redazione
Roberto Maggialetti
Le parole di Roberto Maggialetti, patron della discoteca Df dove è scoppiata la rissa che ha portato al ferimento di un 26enne
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«Profondo sconforto per lo sconvolgente episodio accaduto domenica. Ci si sente sollevati dall’apprendere che le condizioni di salute del giovane ferito sono migliorate ed è in via di guarigione. Non vi è come non esprimere profonda amarezza ed incredulità, soprattutto per la contingenza con un analogo episodio accaduto a Barletta pochi giorni prima e che ha portato, purtroppo, ad un più tragico epilogo. Fortunatamente, la tempestività dell’intervento degli steward e degli stessi amici del giovane, hanno evitato ben più gravi conseguenze».

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Comincia così una lettera aperta a firma di Roberto Maggialetti, il patron del Df (Amministratore della Gest Maggi srl), la discoteca dove ha avuto luogo l'assurdo ferimento di un giovane di 26 anni raggiunto da 6 fendenti in varie parti del corpo. 

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«Bisogna, tuttavia, prendere atto – scrive Maggialetti – della recrudescenza degli episodi di violenza sempre più diffusi ed intervenire con una più massiccia prevenzione, e che le istituzioni prevedano, anche al di fuori delle strutture delegate all’incontro di numerose persone, una più massiccia e costante presenza di forze di Polizia.  Le discoteche, al pari degli stadi e dei concerti, costituiscono un polo di attrazione di una moltitudine di gente e devono, pertanto, considerarsi luoghi sensibili.  La nostra struttura, a livello organizzativo, ha posto in essere sempre tutte le misure di sicurezza previste dalla legge e dalle recenti disposizioni in materia di contenimento della diffusione della pandemia, anche e soprattutto con riguardo alla capienza delle persone che possono avere accesso al locale.

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Non è giusto che centinaia di dipendenti e di brave persone che frequentano il DF, soprattutto dopo la prolungata chiusura, debbano subire le conseguenze di un insensato e spregevole gesto posto in essere da un folle. Ci si è attivati, immediatamente, per dare supporto alle indagini in corso, fornendo tutte le notizie in nostro possesso, affinché il responsabile del grave episodio venga individuato il prima possibile e punito in maniera esemplare perché non possa più essere messo in grado di nuocere a nessuno, magari mediante l’emissione nei suoi confronti di una DASPO urbano a vita, che non gli consenta di partecipare ad alcuna manifestazione sia essa in locali, concerti e manifestazioni in genere. 

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Sin da ora ci riserviamo di costituirci parte civile nei confronti del responsabile che verrà individuato a seguito delle indagini condotte dalla magistratura e dalla Polizia Giudiziaria. Certi dell'ottimo lavoro che stanno svolgendo le autorità competenti».

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lunedì 8 Novembre 2021

(modifica il 27 Luglio 2022, 20:34)

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Sergio Papagni
Sergio Papagni
2 anni fa

Eviterei di usare il termine folle che identifica in maniera offensiva e razzista chi soffre di disturbi psichici, credo che finché non viene individuato la persona e definito il movente sia più corretto definirlo delinquente o malvivente.