Filate nel migliore dei modi le prime due serate della festa del teatro biscegliese, giovedì 2 e venerdì 3 dicembre, proposte e organizzate con fatica e impegno dal gruppo della Compagnia Dialettale. Il debutto, seppur rimandato di un anno per le contingenze legate al nostro tempo, si è tenuto presso il Teatro Politeama Italia di Bisceglie, sempre più fucina e casa delle arti. La tradizionale e iconica commedia dialettale dal titolo Andrà… tutto bene? calcherà le assi ancora sabato 4 (ingresso ore 20:30), domenica 5 (ore 17:30) e lunedì 6 dicembre (ore 20:30) per la regia di Uccio Carelli e i testi di Pino Tatoli.
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Sono protagonisti, di concerto ai già richiamati Carelli e Tatoli, il Presidente del gruppo teatrale Vincenzo Lopopolo, Francesco Di Bitetto, Francesco Mastrodonato, Franco Carriera e il folto roster femminile composto da Mariangela Di Benedetto, Angela Di Benedetto, Maristella Lupone, Antonella Di Chiano e Pasqua Di Reda. Il cast è completato da Dario Caputi, Demetrio De Toma e Pino Catino (suggeritore).
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C’è un dato. Un fatto importante da tenere presente: oltre alla solida e strutturata rete a sostegno di un progetto culturale a tutela e valorizzazione della lingua biscegliese in grado di rappresentare sulla scena pregi e difetti localizzati, nella quale Maison Fotografia ha accompagnato la prevendita, la storia del gruppo teatrale, lunga ben 37 anni tra intrecci e risate, parole e proverbi coloriti all'insegna del sano senso di riso, unisce famiglie e coinvolge annualmente la Città – nessuno escluso – soprattutto in un momento di fragilità come quello presente che necessita della vitamina della leggerezza. Per dirla alla Verdone in Vita da Carlo: «la gente vole ride e vole i personaggi». Che male c’è, «famola ride» con i personaggi della Commedia.
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L’analisi, infine, non è certo solo teatrale, è sociologica (pure linguistica) e la Commedia Dialettale è un fatto. Piaccia o no, tutti abbiamo bisogno «de ride», di tornare a teatro anche per regalarci un momento di spensieratezza tra maschere, personaggi e sano realismo. Ancora, da sempre e per sempre a teatro. In ciò, semplicemente, risiede il nuovo successo della Compagnia Dialettale: è il tempo della festa del teatro cittadino che non stanca e si percepisce come istituzionalizzato. Come a dire, per essere meno solenni ma decisamente più incisivi: dimmi che sei di Bisceglie senza dirmi che sei di Bisceglie.
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