Cronaca

​Amendolagine: «I conflitti di interesse della Giunta di Bisceglie, valgono a giorni alterni»​

La Redazione
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Dichiarazione di voto concessione x la realizzazione distributore carburanti con attività "non-oil"
Il rappresentante dei 5 Stelle: «La giunta green vara, dopo gli appartamenti alla Bimarmi, un distributore a Lama di Macina al posto di un'area verde»
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«Nessuna nuova da questa Amministrazione. Pare che i conflitti di interesse della Giunta, valgano a giorni alterni». E' quanto denuncia il Consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, Enzo Amendolagine.

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«Nonostante il tema ambientale sia stato ampiamente sbandierato in campagna elettorale – scrive Amendolagine -, ancora oggi ci troviamo a dover constatare come una ampia superficie di terreno con impiantati ulivi possa essere sacrificata al fine di realizzare una stazione di servizio per carburanti. Sia chiaro che il problema non è legato alla realizzazione della stazione di sevizio in quanto tale, ma è sempre di natura prospettica: serve oggi una stazione di servizio a ridosso della Statale, data al momento l’inesistenza di una necessità oggettiva? Da qui la domanda nasce spontanea: c’è una progettualità per la zona a noi non nota? Perché dunque non discutere prima del famigerato PUG (Piano Urbanistico Generale) in consiglio comunale, così da pianificare il futuro urbanistico della nostra città?

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Ecco che tocca prendere atto di come questa Giunta se da un lato si è dichiarata impossibilitata, per potenziali conflitti di interesse degli assessori, ad approvare il PUG, di fatto ha approvato varianti al vecchio Piano Regolatore a macchia di leopardo, intervenendo su zona Bi-Marmi, zona Santa Caterina ed ora anche in via Lama Di Macina. Tutte varianti impattanti, dove è il cemento a farla da padrone.

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E così abbiamo perso l’ennesima occasione di dotare di un polmone verde la città. È successo con la maglia 165, dove da più parti si è richiesta la creazione di un parco costiero; della zona fronte mare un tempo appartenente alla ex Casa Divina Provvidenza, passata in mano di privati.

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Cosa si potrà dire alla fine di questo quinquennio a guida Angarano? Probabilmente che la restaurazione di un vecchio sistema di fare politica non avrà prodotto altro che il solito cemento. Un grigio paesaggio dove l’unico verde visibile, è frutto di pigmentazione sintetica di persiane, ringhiere e saracinesche».

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venerdì 11 Febbraio 2022

(modifica il 27 Luglio 2022, 16:34)

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