Cronaca

​SistemaGaribaldi: «No, non è un addio. Il Teatro ha una regola: conosce solo l’arrivederci»

La Redazione
Gli striscioni esposti dalle finestre del Teatro Garibaldi
Il messaggio di commiato del gruppo di lavoro che aveva portato avanti il progetto culturale
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«Lasciamo il Garibaldi con un piccolo messaggio di Pace perché non si può restare indifferenti anche solo all’ipotesi che scoppi una guerra in Europa e perché soprattutto un Teatro non può restare mai indifferente».

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E' quanto si legge nella nota diffusa dal gruppo di lavoro che aveva dato vita al progetto culturale SistemaGaribaldi, apprezzato in tutta la Puglia ed oltre i confini regionali. Un arrivederci con lo sguardo rivolto a quanto sta accadendo sul versante est europeo.

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«Educare viene dal latino ex ducere – prosegue la nota di commiato – e differisce dall’istruire perché non ambisce ad impartire ordini, né inculcare idee preconfezionate, ma significa tirar fuori il meglio che abita in noi e questo, dalla sua nascita, fa e deve fare il Teatro. In relazione ai singoli e soprattutto alla Comunità che rappresenta. Dunque, manifestare per la Pace, come faceva Aristofane, è compito del Teatro; come compito del Teatro è lavorare a stretto contatto con la Scuola e farsi Scuola (anzi, sempre per i Greci, il Teatro è la Scuola degli adulti). Non uno spazio d’intrattenimento, non la realizzazione del panem et circenses per farci digerire tutto indifferentemente, non uno strumento al servizio di chi governa, ma uno spazio critico, un’occasione di confronto, scambio, conoscenza. E anche naturalmente di Festa.

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Noi ci abbiamo provato in questi anni, senza la presunzione di sapere e dunque insegnare, ma com’è proprio della nostra tradizione orale, lo abbiamo fatto per imparare. In biscegliese non c’è differenza: t'agghia 'mbarò e tagghia pèrde, dice il proverbio. S’impara sempre e per noi è stata preziosa questa scuola. Ci spiace lasciare il Garibaldi, per giunta in queste condizioni ma, per quanto sgarbato nel modo, è comune nella nostra storia essere allontanati perché considerati scomodi, inadeguati alle esigenze del consenso. No, non è un addio, anche in questo il Teatro ha una regola: conosce solo l’arrivederci».

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giovedì 17 Febbraio 2022

(modifica il 27 Luglio 2022, 16:18)

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