Cultura

​LE STORIE E LE PAROLE​. Viaggiare in cerca di una vita migliore​

Giulio Di Luzio
Abdoulghadiry Dial
Ventidue anni e un viso aggraziato da adolescente, lineamenti delicati, un accento senza inflessioni dialettali
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Quarto appuntamento con la rubrica domenicale a cura del Prof. Giulio Di Luzio sull'integrazione di stranieri nel nostro territorio. Racconti di storie di vita vissuta tra le nostre strade, nelle nostre case. Un segno tangibile, senza inutile retorica, del cambiamento dei tempi che dovrebbe portare anche ad un cambiamento degli uomini. E' bene precisare che questa collaborazione è a titolo completamente gratuito, a testimonianza della passione del prof. Di Luzio per questi temi così delicati e importanti.

Ventidue anni e un viso aggraziato da adolescente, lineamenti delicati, un accento senza inflessioni dialettali. Fatico a riconoscere il giovane della Guinea, che ho di fronte, a causa del suo perfetto italiano. Questo viaggio tra i migranti presenti sul nostro territorio mi stupisce ad ogni storia, perché nulla è scontato, tutto è fuori dai nostri paradigmi di occidentali, ti imbatti in persone che non hanno fatto altro che viaggiare in cerca di una vita migliore, in chi non vede i propri genitori da decenni, in chi ha perso un fratello minorenne lasciato morire davanti a un ospedale africano, perché la sanità pubblica non esiste, in chi ricorda di essersi dissetato da piccolo con le labbra dentro una pozzanghera, perché non pioveva da dodici mesi, in chi rientra in Africa e ritrova la miseria e l’abbandono, bambini scalzi e stracci addosso, mamme dilaniate da malattie e dalla fame! Voglio vedere gli occhi di ghiaccio densi di cinismo, di chi ancora sostiene che: l’Africa è anche qui!!!, quel sentimento italiano poco invidiabile (del bravo padre di famiglia, del vicino di casa o di un fratello!), di chi semina germi inquinati nelle menti dei giovani, di chi avvelena i pozzi, di chi tenta di autoassolvere la propria coscienza sporca, venata di razzismo bianco.

Abdoulghadiry Dial (detto Abdoul) migra dalla età di 17 anni, in Costa d’Avorio prima, in Francia e in Italia poi. Oggi aspira al tanto agognato permesso di soggiorno decennale, dopo quello biennale riconosciutogli dalla Commissione, che si occupa dei permessi umanitari. Ce la farà. Lavora nella ristorazione. Episodi di intolleranza e velato razzismo? “Ce ne sono -risponde senza alcun dubbio- per fortuna non sono molti. La indifferenza e la sfiducia si legge negli occhi di molte persone non giovanissime. Coi giovani è diverso” commenta con ottimismo. I genitori? “Li ho visti nel 2019 in Costa d’Avorio, corro da loro non appena posso”. Abita in una stradina vicina al Monumento ai Caduti con un altro giovane africano. “Non mi lamento” aggiunge. La dignità e la consapevolezza di un percorso migratorio che certamente non si fermerà da noi, emerge dal nostro incontro: “Voglio tornare in Francia, dove ho molte amicizie”. E’ il più giovane immigrato presente a Bisceglie. Anche Abdoul è passato dal Centro di accoglienza di Villa San Giuseppe. L’aspirazione è migliorare e andare avanti, mostra il patentino di manovratore di muletto, recentemente conseguito e i sogni nel cassetto di un giovane africano. Siamo certi che non lo fermerà nessuno e i ricordi taglienti corrono ai nostri padri, emigrati giovanissimi nelle metropoli del nord Italia, in quella Milano e in quella Torino degli anni Sessanta, che destinava loro i lerci palazzi a ringhiera della periferia o le panchine della stazione di Porta Nuova, dove dormivano coi vestiti addosso come barboni, in quella cinica geografia di una Italia, in cui leggevi spesso gli spietati cartelli, affissi sui portoni di ingresso: “Non si fitta ai meridionali”, ora sostituiti dai non meno crudeli e vendicativi: “Non si fitta agli extracomunitari”.

 

SCHEDA BIO-BIBLIOGRAFICA
Giulio Di Luzio. Attivista antimilitarista e obiettore di coscienza, dagli anni Novanta inizia a scrivere su "Bergamo-Oggi" durante una supplenza scolastica al nord. Ha lavorato per "il manifesto" e  "Liberazione". Ha collaborato ad Antenna Sud e alle edizioni pugliesi de "Il Corriere del Mezzogiorno" e "la Repubblica".  Ha già pubblicato sette saggi e cinque romanzi, che l’hanno portato alle trasmissioni Rai: "Chi l’ha visto?", "Rai News 24", "Radio 3 Farheneit", "Racconti di vita".
– I fantasmi dell’Enichem (Baldini Castoldi Dalai -2003)
– A un passo dal sogno (Besa – 2006)
– Il disubbidiente (Mursia – 2008)
– Brutti, sporchi e cattivi (Ediesse – 2011)
– Clandestini – (Ediesse – 2013)
– Non si fitta agli extracomunitari (Editori Internazionali Riuniti – 2014)
– La fabbrica della felicità (Stampa Alternativa – 2016)
– Fimmene (Besa – 2017)
– Tuccata (Besa – 2018)
– La libertà negata (Promosaik – 2021) Tradotto in tedesco e francese
– Apartheid all'italiana (Promosaik – 2021) Tradotto in tedesco.
– La nobile gioventù (Promosaik – 2021).
Attualmente si occupa di politica internazionale in alcuni Gruppi politici della Federazione Russa.

 

lunedì 14 Marzo 2022

(modifica il 27 Luglio 2022, 15:04)

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