Non si è fatta attendere la contro-replica del consigliere di opposizione Francesco Spina alle parole dell'assessore Natale Parisi sul caso-cimitero. Ecco il suo intervento:
«Le stangate delle tariffe cimiteriali e della tari della Svolta approvate con decorrenza retroattiva: gli aumenti dal 1 gennaio 2022. Nell’ultimo consiglio comunale, per la prima volta dal 2000, le tariffe cimiteriali sono state approvate in consiglio comunale e non in giunta (come prevede la legge). Alla richiesta del ritiro del punto per incompetenza dell’organo consiliare, i “pasticcioni” Angarano e Natale Parisi hanno dichiarato espressamente “via web” che "si tratta di istituzione di nuove tariffe", salvo il giorno dopo affermare sui giornali che si tratta di conferma di tariffe preesistenti. Chi però in queste ore si è affrettato a chiedere notizie per l’acquisto di ossari ecc. ha scoperto che, retroattivamente, dal 1 gennaio 2022, le tariffe cimiteriali nuove sono già’ decuplicate. E lo stesso si potrà vedere in materia di igiene urbana dall’aumento della TARI, derivante dall’aumento del costo del servizio a cui fa da contraltare la strana e contraddittoria diminuzione dei servizi previsti: niente isola ecologica al porto, niente ritiro di scarti tessili dalle confezioni, niente isole ecologiche mobili, niente green card, nessun servizio di spiazzamento notturno (tutti servizi resi in passato).
E per fortuna abbiamo salvato Angarano & Co. da conseguenze gravi (non escluse quelle penali) per la previsione nel capitolato di gara della durata dell’appalto superiore ai due anni previsti dalla legge regionale, facendo eliminare con un nostro emendamento la clausola del raddoppio automatico (2 piu’ 2) della durata dell’appalto. Insomma, Angarano, Parisi e Naglieri quando parlano di legalità e e efficienza amministrativa con riferimento agli appalti di igiene urbana e del cimitero comunale mentono ben sapendo di mentire».
Non ricordo di quanta percentuale in più aumentò la Tari quando Francesco Spina era sindaco di Bisceglie, tutto questo aumento mentre forse era già in atto la raccolta differenziata. Insomma le tasche dei cittadini stavano meglio quando la raccolta avveniva con i cassonetti, poi per stare meglio ci siamo ritrovati peggio. Proprio sul modello Prodi con l'euro, lavorerete un giorno in meno la settimana, quindi 5 giorni, e vi ritroverete a fine mese con uno stipendio superiore a quello attuale lavorando 6 gironi lavorativi. Ci siamo ritrovati a lavorare 7 giorni su 7 ma con le pezze al …