Cronaca

​LE STORIE E LE PAROLE. «Ho un sogno: portare acqua alla mia gente​»

Giulio Di Luzio
Burkina Faso
Viene dal Burkina Faso, uno tra i paesi più poveri dell'Africa con una aspettativa di vita sotto i 50 anni
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Dodicesimo appuntamento con la rubrica domenicale a cura del Prof. Giulio Di Luzio sull'integrazione di stranieri nel nostro territorio. Racconti di storie di vita vissuta tra le nostre strade, nelle nostre case. Un segno tangibile, senza inutile retorica, del cambiamento dei tempi che dovrebbe portare anche ad un cambiamento degli uomini. E' bene precisare che questa collaborazione è a titolo completamente gratuito, a testimonianza della passione del prof. Di Luzio per questi temi così delicati e importanti.

Preferisce l’anonimato e quindi lo chiameremo Issa. Ha deciso di raggiungermi a casa, per illustrare un suo progetto e confrontarsi con me. E’ a Bisceglie da alcuni anni nella consueta girandola di lavori, l’abitazione in un basso condivisa con altri connazionali, le rimesse mensili alla sua famiglia, la difficoltà con la lingua, l’assenza di contratti regolari di lavoro e tutto il corollario di condizioni di vita tuttavia migliori del suo paese.

Issa viene dal Burkina Faso, uno tra i paesi più poveri  dell’Africa con una aspettativa di vita sotto i 50 anni! Issa ha un sogno nel cassetto, un sogno nobile da realizzare nel suo villaggio: portare acqua alla sua gente. Sì, proprio così, portare acqua in aree geografiche in cui piove  pochissimo e le famiglie percorrono chilometri a piedi, per procurarsela.  Solo diversi progetti internazionali, tra cui alcuni italiani, hanno permesso  di costruire  piccoli pozzi per l’estrazione del prezioso liquido ma il panorama resta desolante. Qui a Bisceglie sopravvivo –confessa- riesco a risparmiare 200  euro al mese, ho un pezzo di terra in Burkina Faso e vorrei tanto ritornare  nella mia terra, per coltivare mais e arachidi e magari permettere a tanti connazionali  di rendere fertili le loro terre.

Ma servono 30mila euro, per questa mia  idea. Non ce la farò mai, conclude. Legge e cerca progetti attivi in  Burkina Faso di fronte all’assillo, che inchioda a una vita misera milioni di  suoi abitanti, la preziosa acqua. Da noi –spiega- si lavora solo  stagionalmente, due o tre mesi all’anno, proprio per la grande siccità, che è  il nostro grande problema per l’agricoltura. Per questo l’economia muore e  tanti agricoltori non sanno che fare, se non mettere al mondo figli, per  tutelare la propria vecchiaia. Mi parla di alcuni progetti legislativi italiani,  che intendono limitare l’arrivo di immigrati qui da noi, creando  infrastrutture in Africa, per impedirne la emigrazione in occidente. Sono  solo ipotesi ma Issa vi si aggrappa, per sperare in un futuro migliore. C’è  rabbia, dolore, senso di impotenza nelle sue parole. Cerco di rassicurarlo. I  tempi legislativi sono troppo lunghi, gli spiego.

Cerchiamo piccoli progetti attivi nel suo paese e troviamo una associazione salentina WE AFRICA,  che ha messo a punto l’installazione di alcuni pozzi, per la estrazione  dell’acqua attraverso una grande leva metallica, da muovere su e giù, come  facevamo noi almeno mezzo secolo fa! In un mare di miseria è già una  goccia di speranza! Cerchiamo ancora e troviamo foto di bimbi africani  attaccati letteralmente alla fontanina, quasi avessero avuto un miracolo.  Decidiamo di entrare in contatto con questo gruppo di idraulici salentini,  che qualche anno fa si sono recati in Burkina Faso, donando un briciolo di  felicità a tanta gente in un oceano di dolore esistenziale. L’obiettivo è  inserire Issa in qualche futuro progetto, magari dargli le competenze  professionali, per imparare il mestiere di idraulico e farlo tornare nella sua  terra, per rendere fertile la sua terra e quella dei tanti piccoli agricoltori,  aiutandoli a vivere in autosufficienza. Ce la faremo.  

 

SCHEDA BIO-BIBLIOGRAFICA
Giulio Di Luzio. Attivista antimilitarista e obiettore di coscienza, dagli anni Novanta inizia a scrivere su "Bergamo-Oggi" durante una supplenza scolastica al nord. Ha lavorato per "il manifesto" e  "Liberazione". Ha collaborato ad Antenna Sud e alle edizioni pugliesi de "Il Corriere del Mezzogiorno" e "la Repubblica".  Ha già pubblicato sette saggi e cinque romanzi, che l’hanno portato alle trasmissioni Rai: "Chi l’ha visto?", "Rai News 24", "Radio 3 Farheneit", "Racconti di vita".
– I fantasmi dell’Enichem (Baldini Castoldi Dalai -2003)
– A un passo dal sogno (Besa – 2006)
– Il disubbidiente (Mursia – 2008)
– Brutti, sporchi e cattivi (Ediesse – 2011)
– Clandestini – (Ediesse – 2013)
– Non si fitta agli extracomunitari (Editori Internazionali Riuniti – 2014)
– La fabbrica della felicità (Stampa Alternativa – 2016)
– Fimmene (Besa – 2017)
– Tuccata (Besa – 2018)
– La libertà negata (Promosaik – 2021) Tradotto in tedesco e francese
– Apartheid all'italiana (Promosaik – 2021) Tradotto in tedesco.
– La nobile gioventù (Promosaik – 2021).
Attualmente si occupa di politica internazionale in alcuni Gruppi politici della Federazione Russa.

 

 

domenica 1 Maggio 2022

(modifica il 27 Luglio 2022, 12:52)

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