Cronaca

«​Crisi della ciliegia di Bisceglie, ecco una via d’uscita per creare ricchezza»

La Redazione
Confettura di ciliegie di Bisceglie
Le idee progettuali annunciate dall'Assessore Gianni Naglieri
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«In questi giorni appaiono sempre più spesso interventi di tecnici, produttori e appassionati sul tema ricorrente della crisi cerasicola. La Puglia, come è ben noto, è la regione nella quale si concentra quasi il 40% della produzione nazionale, è la culla della sua celebre Ciliegia Ferrovia, ma è anche l’unica a non detenere né un Marchio Igp e neanche un’Aop (Associazione Produttori Ortofrutticoli)».

Così l'assessore all'Agricoltura del Comune di Bisceglie Gianni Naglieri.

«Tali assenze – prosegue – sono surrogate da più tempo da un sistema privatistico imprenditoriale che alimenta i mercati collegati ai canali nazionali e non, sostituendosi alla più congeniale formula consortile aggregata, tanto attiva altrove. Allora. in considerazione delle criticità che si manifestano in annualità caratterizzate dal troppo vuoto o dal troppo pieno produttivo, viene spontaneo guardare a quei fattori come la Shelf life (significa letteralmente “vita di scaffale”), che se applicati alla declinazione commerciale delle ciliegie, attraverso le possibili procedure di trasformazione, farebbero slittare il valore del prodotto, mantenendolo remunerativo ed in vita fino a 2 anni. Tanto accadrebbe nel breve periodo, compreso tra 10 e 60 giorni, per i prodotti di panificazione, nel medio, tra i 60 e i 360 giorni per Birre, Succhi e Spirits e nel lungo, fino a 2 anni con le confetture, estratti e disidratati.

Di tutto questo a Bisceglie, pur in assenza di una denocciolatrice industriale (cosa grave…), con il Sindaco Angarano abbiamo sostenuto prima la produzione di una Confettura di ciliegie di Bisceglie, con la collaborazione di Mastrotoraro Food, ed attualmente la produzione di una Birra artigianale alla ciliegia di Bisceglie, con la collaborazione del Birrificio Ratto Matto. Le proposte commerciali rappresentano non solo delle nicchie di alta qualità alimentare, ma, prospettive utili da guardare con attenzione per destinare il prodotto eccessivamente maturo, cerchiato, leggermente spaccato, gemellato, di piccola calibratura e con difetto di colorazione.

A tal riguardo sarebbe auspicabile che la Regione inizi realmente ad approcciarsi al problema, uscendo dal cliché dei patrocini delle feste di popolo, promuovendo la costituzione del Marchio Igp Puglia, sostenendo una filiera diretta alla costituzione di un’Aop, favorendo le iniziative di impresa per la trasformazione e commercializzazione delle ciliegie e dei suoi sottoprodotti».

lunedì 13 Giugno 2022

(modifica il 27 Luglio 2022, 11:06)

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