Come spesso accade in occasione della pubblicazione dei comunicati stampa delle forze dell’ordine, si creano problemi con le strutture sane estranee alla vicenda. La tutela della riservatezza in occasione dell’applicazione di misure cautelari da parte degli organi inquirenti e quelli chiamati ad eseguirle finisce per creare danni indiretti ad altri soggetti che operano nello stesso settore che finiscono per essere confusi con chi è al centro delle indagini.
E’ il caso, oggi, dell’inchiesta che ha coinvolto un istituto di vigilanza biscegliese in un provvedimento di sequestro preventivo da parte della Guardia di Finanza. Ebbene, in merito riceviamo e pubblichiamo una nota da parte dell’Istituto di Vigilanza Metronotte di Bisceglie: «la presente in nome e per conto dell’Istituto di Vigilanza Metronotte città di Bisceglie di Fedele Albrizio ditta individuale , operante da oltre 40 anni sul territorio di Bisceglie e Bat per comunicarvi e chiedere una precisazione rispetto agli articoli apparsi oggi sui vostri portali di informazione riguardanti una attività di sequestro della procura di Trani nei confronti di una società operante nel settore della vigilanza con sede in Bisceglie, poiché nulla c’entra la Metronotte Bisceglie rispetto a detta vicenda menzionata .