Il caso

La Cgil Bat sull’Igiene ambientale di Bisceglie

foto di Il Palazzo di Città di Bisceglie
Il Palazzo di Città di Bisceglie
L'intervento di Emanuele Papeo, Segretario del settore igiene ambientale per l'organizzazione sindacale
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Riceviamo e pubblichiamo una nota a firma di Emanuele Papeo, Segretario fp CGIL Bat settore igiene ambientale, sulla questione del Servizio di Igiene a Bisceglie.

«Siamo rammaricati di quanto possa essere poco considerato l’impegno e il sacrificio dei lavoratori dell’igiene ambientale a Bisceglie. Questi lavoratori onesti subiscono ormai da anni le conseguenze di scelte aziendali inappropriate e di certo non improntate al rispetto di tutte le norme contrattuali previste per legge. Si sono susseguite diverse aziende che hanno assunto sempre lo stesso atteggiamento, con scelte aziendali unilaterali e volte al risparmio a discapito dei lavoratori e con ricadute negative sul servizio.

Identica la situazione che si vive oggi con la venuta di Green Link, l’azienda che dal 1° gennaio 2022 si occupa della raccolta e spazzamento presso il comune di Bisceglie. Ebbene l’atteggiamento è sempre lo stesso, come se queste aziende vengono scelte con gli stessi requisiti e criteri, ossia servizi al risparmio e mancato rispetto delle norme previste dal contratto di settore. Nello specifico si evidenzia che oltre 30 lavoratori (numero superiore di molto rispetto a quanto consentito dalla legge) lavorano a part-time da anni percependo molto meno di quanto viene garantito dal reddito di cittadinanza.

A questo va aggiunto che questo personale viene utilizzato in mansioni diverse rispetto a quanto previsto dal loro inquadramento (il che significa ulteriore risparmio per l’azienda) e vista la situazione di bisogno da parte di questi padri di famiglia l’azienda riesce a sopperire alle esigenze con lavoro straordinario. La dignità di questi uomini è pari a zero come se chi lavora per strada non merita il giusto rispetto, visto che per anni non vi sono state docce, servizi sanitari adeguati al numero dei dipendenti (100 unità circa) e questa O.S. sindacale ha sempre segnalato alle autorità competenti ma sempre con scarsi risultati.

Questi lavoratori ancora oggi lavorano per poche centinaia di euro (meno del reddito di cittadinanza), con la speranza che il telefono squilli anche di notte pur di andare a guadagnare qualche ora di straordinario ( visto che lavorano 3 giorni a settimana) fregandosene se poi sono costretti a cambiarsi e forse lavarsi a fine turno in container improvvisati e posizionati tra i mezzi e container di rifiuti  con perdite di liquido riversate sul suolo. Questo è l’ennesimo grido di allarme, l’ennesimo tentativo di richiesta di aiuto per questi lavoratori e le loro famiglie che non vengono rispettati nella dignità.

Chiediamo alle istituzioni di intervenire, di fare qualcosa non solo per i lavoratori ma anche per i cittadini di Bisceglie che non possono permettersi seppur solo di ascoltare queste storie di degrado lavorativo nel terzo millennio e questo seppur ennesimo tentativo non sarà l’ultimo perché questa Organizzazione sindacale non abbandonerà mai i lavoratori onesti, quella gente che nonostante tutto intende garantire un servizio pubblico e una prestazione di lavoro adeguata al buon nome del Comune di Bisceglie anche se in cambio ancora oggi ricevono ben poco.

Sono mesi che assieme alle altre organizzazioni sindacali cerchiamo il dialogo, tanti sono stati gli incontri tra azienda e parti sociali, abbiamo interessato l’ amministrazione comunale che nell’ultimo periodo ha anche presenziato agli incontri ( dietro nostra esplicita richiesta) ma nulla è cambiato, per questo chiediamo che qualcuno si interessi alle storie di questi lavoratori ormai sempre più abbandonati nelle mani di aziende che adottano politiche del lavoro scellerate e non conformi a quanto previsto dalla legge».

mercoledì 10 Agosto 2022

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