E io apro un’agriturismo

Giuseppe Cannillo
La Regione Puglia vi aiuta mettendovi a disposizione un importante strumento finanziario
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Sono passati forse una decina di giorni dal passaggio dalle sale cinematografiche del film “Noi e la Giulia”, l’ultima opera di Edoardo Leo, tre “giovani uomini”, tre vite che si incontrano nel perseguire una seconda possibilità, il famoso piano B che diventa prepotentemente l’unico veramente sentito come proprio, in un ritorno al passato fatto di genuinità e duro lavoro, quello del mondo rurale e nello specifico quello dell’apertura di un’ agriturismo. Il piano B per eccellenza dei quarantenni e non solo!

Avete perso le speranza di svegliarvi con serenità quando suona la sveglia? La quotidianità non vi rappresenta più? Dateci un taglio: armatevi di grinta e buona volontà e, se davvero lo desiderate, lanciatevi nell’attività che da sempre sentite nelle vostre corde. E’ vero: in tempi di crisi economica potrebbero prendervi per pazzi quando annuncerete la vostra scelta di lasciare un lavoro, magari stabile, per imboccare un percorso non ancora battuto. Replicate loro che sono proprio le fasi critiche a far emergere la forza necessaria per tentare un’alternativa. Coraggio!

Nessuno vi conosce meglio di voi stessi. Provate quindi ad interrogarvi a cuore aperto: la vita all’aria aperta, il rispetto verso gli animali, le cose semplici e genuine rientrano tra le vostre passioni? Vi viene spontaneo destinare il vostro tempo libero a tenervi aggiornato sulla campagna e le attività di stagione? Vorreste lanciarvi in un’esperienza inedita? Se le risposte sono positive, possiamo dire che avete dalla vostra una forte motivazione, oltre ad una certa predisposizione verso il mondo rurale.

E pure Regione Puglia vi aiuta mettendovi a disposizione un importante strumento finanziario  ovvero il Titolo II Capo IV, Turismo stanziando la somma di euro 15.000.000.

Con questo bando sono finanziati progetti di investimento per:

• Ampliamento, ammodernamento e ristrutturazione delle strutture turistiche – alberghiere, ivi comprese bar, piscine, palestre, centri benessere) nonché gli interventi finalizzati al superamento delle barriere tecnologiche, al miglioramento dell’impatto ambientale;
• La realizzazione o l’ammodernamento degli stabilimenti balneari;
• Realizzazione o gestione di approdi turistici;
• Realizzazione di strutture turistiche alberghiere attraverso il consolidamento ed il restauro e risanamento conservativo di immobili di interesse artistico e storico-architettonico;
• Consolidamento, restauro e risanamento conservativo di edifici rurali, masserie, trulli, fortificazioni al fine della trasformazione dell’immobile in strutture turistiche- alberghiere.
• Sistemazione di area a verde di almeno 10 ettari anche di proprietà pubblica

I progetti devono tendere alla:
1. Promozione del risparmio energetico, della gestione sostenibile dei rifiuti ed il recupero degli stessi;
2. Riduzione di emissioni di CO2 ecc..

E così dal 9 marzo 2015 e fine ad esaurimento dei fondi, tutte le imprese turistiche operanti in Puglia che vogliono investire in ammodernamento, ampliamento e ristrutturazione potranno presentare domanda per la misura del Titolo II Turismo per ottenere un incentivo cui l’intensità dell’aiuto a fondo perduto potrà raggiungere il 45% o il 35% dell’investimento, rispettivamente per le piccole e medie imprese.

Il fondo perduto consisterà in un 20% del valore dell’investimento in attrezzature, macchinari, arredamento e software più un conto interessi maturato sul valore totale del mutuo richiesto all’istituto di credito. In caso di acquisto di un immobile, sono ammissibili esclusivamente i costi di acquisto da terzi, purchè la transazione sia avvenuta a condizioni di mercato. Gli investimenti possono andare da un minimo di 30mila euro a un massimo di 2 milioni di euro, per le piccole imprese, e 4 milioni, per le grandi, contando, inoltre, su procedure più snelle e tempi ridotti.

Tante sono le spese ammissibili all’incentivo:
• Acquisto del suolo aziendale e sue sistemazioni entro il limite del 10% dell’importo dell’investimento in attivi materiali;
• Opere murarie e assimilabili;
• Acquisto di macchinari, impianti e attrezzature varie, nuovi di fabbrica, ivi compresi quelli necessari all’attività di rappresentanza;
• Investimenti finalizzati al miglioramento delle misure di prevenzione dei rischi, salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.

L’idea c’è sempre stata, i finanziamenti sono stati stanziati, a voi la prossima mossa.

venerdì 20 Marzo 2015

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