Rendere le spiagge più sicure e dare ai giovani un’occupazione lavorativa per l’estate.
È questo l’obiettivo dell’associazione Baywatch che dal 2014 realizza sulla costa di Bisceglie il progetto “Spiagge sicure” in collaborazione con la Capitaneria di Porto di Bisceglie e con il comune di Bisceglie.
Importante è stato il ruolo svolto dal consigliere comunale di Bisceglie, Pietro Innocenti, fautore e coordinatore del progetto. Questa lodevole iniziativa potrebbe essere sviluppata anche sulle spiagge di Trani, garantendo la sicurezza dei bagnanti in maniera assolutamente gratuita per tutti i cittadini.
«Negli anni passati – scrivono i responsabili dell’associazione – a Bisceglie sono state realizzate cinque torrette di controllo con oltre trenta bagnini (tutti in possesso di brevetto e attestato per il primo soccorso) che presidiavano Prima e Seconda Spiaggia, Salsello, Salata e Cala Monaci. Oltre alla sicurezza dei bagnanti, l’associazione Baywatch mira anche all’impegno sociale e all’integrazione: ad esempio sulla spiaggia La Salata i ragazzi hanno installato una scala in acciaio per favorire l’ingresso in acqua; sulla Seconda spiaggia si è realizzata la collaborazione con la ludoteca Ambarabà e la scuola di ciclismo Ludobike nel progetto Estate e sport che ha visto anche la partecipazione di ragazzi autistici; la presenza tra i bagnini di Rashid, giovane immigrato del Benin, ospite della struttura di accoglienza Villa San Giuseppe; la partecipazione al meeting “Muovere il mondo – Giovani e Territorio”, organizzato da Unesco e Pro Loco UNPLI Bisceglie per le associazioni che sono riuscite a dare spazio, voce, fiducia ai giovani del territorio».
«Bagnini, operatori sanitari, custodi contro gli atti vandalici notturni e responsabili del noleggio delle canoe – ricordano ancora -, tutti insieme per garantire un’estate più sicura per tutti anche con i kit di soccorso che utilizzano i volontari in caso di lesioni sulla spiaggia o altri problemi. Sono stati numerosi, inoltre, i salvataggi effettuati dall’associazione, come quello del 22 agosto 2016 quando un uomo, in difficoltà tra le onde, è stato salvato da un giovane bagnino; o ancora, nel mese precedente, tre bambine che si trovavano in acqua in difficoltà e alla deriva, a causa della corrente che impediva loro di riavvicinarsi alla riva, sono state salvate da una bagnina dell’associazione. O ancora da ricordare il caso di un anziano colpito da infarto presso la Conca dei Monaci e salvato grazie all’intervento di un bagnino con il pallone ambu, e quello di una ragazza salvata due anni fa alla Salata da due bagnini grazie all’utilizzo del pattino».
E, dunque ecco l’idea: «perché non realizzare questo progetto anche a Trani? Non dimentichiamo, infatti, che anche qui l’anno scorso ci sono stati numerosi casi di rischio annegamenti. Il progetto dell’associazione Baywatch, dunque, servirebbe, e anche tanto, alla città di Trani per diversi motivi. Prima di tutto, la realizzazione di torrette di controllo con bagnini specializzati renderebbe i bagnanti più sicuri durante la bella stagione; si darebbe l’opportunità ai giovani di vivere una nuova esperienza e soprattutto di dare loro un lavoro; infine, così come realizzato a Bisceglie, i volontari potrebbero costruire diverse pedane di accesso al mare. Non dimentichiamo, inoltre, che queste attività non peserebbero in alcun modo sulle tasche dei cittadini perché si realizzerebbero tramite gli sponsor».