«Negli ultimi tre giorni sono state somministrate a Bisceglie altre 954 dosi di vaccini (tra prime e seconde) al PalaCosmai, in linea con le tabelle di marcia della Regione Puglia».
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A raccontarlo è il Sindaco di Bisceglie Angelantonio Angarano.
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«Vi ricordo che, infatti – prosegue -, alla fine della scorsa settimana i biscegliesi vaccinati con la prima dose erano 8.368 e con la seconda 2.820, per un totale di 11.188 somministrazioni su nostri concittadini.
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La prosecuzione della campagna, ovviamente, come abbiamo sempre detto, dipende dalla fornitura dei vaccini, che in questo momento è scarsa. Proprio per questo l’Assessore regionale alla Sanità Pier Luigi Lopalco in una videoconferenza tenuta con il Prefetto della Bat, i Sindaci e le Autorità Sanitarie, ha ribadito che è necessario continuare a vaccinare seguendo esclusivamente il calendario delle prenotazioni, bloccando le cosiddette vaccinazioni “a sportello”.
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In virtù di questo la Asl Bt, l’unica Autorità preposta a decidere su aperture e chiusure degli hub vaccinali, seguendo un cronoprogramma già fissato che domani NON prevedeva prenotazioni al PalaCosmai e nell’impossibilità di effettuare vaccinazioni "a sportello" a causa della esiguità delle dosi rimaste, ha deciso di tenere chiusa la struttura nella giornata di giovedì 22 aprile. Il nostro punto di vaccinazione popolare riaprirà regolarmente da venerdì 23 aprile, rispettando il calendario delle prenotazioni e i piani previsti da Regione Puglia, Dipartimento di Prevenzione e Asl Bt.
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Naturalmente l’auspicio di tutti è che la disponibilità di vaccini possa consentirci di continuare a tenere un ritmo alto, così come fatto sinora. Il PalaCosmai è una macchina della Salute che, come abbiamo già ampiamente dimostrato, è capace di correre veloce grazie ad una ottima sinergia tra personale vaccinatore, Protezione Civile e volontari».
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Eppure sino a poche ore fa la propaganda della Regione inviava comunicati trionfali ai giornali. Smentiti ora, come si vede, dai fatti.
Dunque Emiliano ha corso tanto con la macchina dei vaccini che ha finito la benzina. Ma si rifiuta di far rifornimento dai russi.