Il caso

«A Bisceglie si continua a fare scempio degli alberi e del verde pubblico»

foto di Una veduta aerea di Bisceglie
Una veduta aerea di Bisceglie
Così il Presidente di Legambiente Bisceglie, Alessandro Di Gregorio
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«Ancora una volta, l’ennesima, questa amministrazione fa scempio di alberi. Non è una novità che l’amministrazione Angarano tagli alberi in ogni dove, anche dove non strettamente necessario. Non è la prima volta che vengono lasciati tronconi di quelli che una volta erano rigogliosi alberi che rendevano l’aria più pulita e respirabile, i rumori meno udibili, la città più bella o addirittura vengano tombate le aiuole».

Così il Presidente di Legambiente Bisceglie, Alessandro Di Gregorio.

«La motivazione attuale – prosegue il responsabile dell’associazione ambientalista -, oltre la ‘solita’ sicurezza stradale sarà probabilmente il rifacimento dei vari piani stradali che Angarano & Co., in pieno agone elettorale, si ritrova a fare dopo anni di assoluta inattività (che combinazione!). Non ci interessa il modo in cui i vari soggetti che compongono questa compagine politica, cercano di prendere elettorato: magari domani vestiranno i panni dei perfetti ambientalisti, promuovendo improbabili feste ‘verdi’ (?) e piantando qui e là tre piantine di basilico e una di rosmarino.
Ci interessa sottolineare come, ancora una volta, è più facile abbattere che preservare, tagliare invece che curare, sradicare piuttosto che piantare. E a Bisceglie i pochi alberi piantati da questa amministrazione, sono stati lasciati morire. Tutti.  Abbiamo a lungo pensato se fosse o meno opportuno tornare sull’argomento e parlare delle ‘solite’ cose e ricordare quanto scempio del verde è stato fatto in questi anni, in questi più che in altri. Ma è giusto che la città sappia, che i cittadini continuino a conoscere quale sia lo stato pietoso in cui versa il verde urbano e soprattutto quanto sia stato fatto perché la città abbia aria più respirabile e arredo verde più bello: nulla.
Non dimentichiamo che gli alberi sono deputati anche all’assorbimento delle acque piovane e, in alcune strade a ‘rischio’, in caso di piogge copiose, potrebbero evitare il crearsi di situazioni pericolose. Ma questo sembra non interessare nessuno di loro.
Recentemente, su di un articolo apparso su un quotidiano veniva riportato che ben tre scuole biscegliesi sono state costruite su terreni a rischio idrogeologico (ed una quarta dovrebbe essere costruita a breve); ebbene chiediamo al sindaco e ai solerti assessori ai LL.PP., Manutenzione e Verde urbano e non ultimo all’assessore all’Ambiente, se ne sono a conoscenza ed eventualmente cosa hanno messo in essere per monitorare lo stato di drenaggio delle acque piovane, in quei plessi. Non lo dicano a noi ma alla cittadinanza, agli elettori ed ai genitori degli alunni he frequentano quelle scuole. Magari trovando il tempo tra un taglio di alberi e un altro».

mercoledì 11 Gennaio 2023

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Franco
Franco
1 anno fa

Per abbattere un albero necessita la certificazione di un agronomo, non bastano generici indizi di pericolo. In questi casi è bene segnalare eventuali abusi ai Carabinieri della Forestale per gli accertamenti.

cosimo
cosimo
1 anno fa
Rispondi a  Franco

E quando l’albero o gli alberi sono stati piantati, come per esempio su Via Cala dell’Arciprete, l’agronomo è stato consultato? E poi basta solo il parere dell’agronomo oppure occorre pure, o soprattutto, anche quello di un ingegnere che sappia indicare come e dove piantarli al fine di evitare che le radici escano attraverso i marciapiedi oppure l’asfalto stradale creando non lievi incidenti ai bambini, ai pedoni, ai ciclisti e a quanti altri?

Steff
Steff
1 anno fa

Perché tanta indifferenza o rassegnazione al riguardo da parte dei cittadini? Palazzoni che ancora si costruiscono senza l’ombra di una foglia.. cani che non hanno un briciolo di spazio verde e i loro padroncini che pensano che pali di luce e marciapiedi siano luoghi preposti.. che vergogna.. manderei certi amministratori all’estero o in “Padania” a vedere le buone prassi e a vergognarsi di come gestiscono il territorio.