Attualità

​”Sul filo rosso delle rimembranze”​: arte, musica, racconti e testimonianze sul tema del ricordo​

Francesco Sinigaglia
Sul filo rosso delle rimembranze
L'evento nel chiostro S. Lorenzo a Bisceglie
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Si è tenuto mercoledì 8 agosto 2018, a partire dalle ore 20:00, l’evento di poesia intitolato “Sul filo rosso delle rimembranze”, nel chiostro S. Lorenzo a Bisceglie, ed organizzato dall’arte del Gruppo Imago (Creativi del Sapere) in collaborazione con Auser Bisceglie, Hdemia musicale Zamar, Sindacato pensionati italiano, CGIL, ass. Diversamente Uguali per lo spettacolo di arte, musica, racconti e testimonianze sul tema del ricordo.

«La funzione dell’Arte – ha spiegato la responsabile di Imago, Antonia Barba – come rispecchiamento collettivo, ha come fine la conoscenza di se stessi, delle passioni e la catarsi che rigenera nuove energie da reinvestire. Mettere in scena una condivisione di parti del proprio Filo rosso vuol dire riscoprire il nostro legame profondo con la famiglia umana, il nostro inconscio collettivo, la spiritualità antica dell’essere in relazione che si scopre ed educa a partire dall’ ascolto della narrazione di sé. Anche la simbologia dell’Albero della Vita da cui parte il filo rosso è stata un richiamo alla fonte della vita, alle radici interiori di appartenenza ad una storia comune che scriviamo ogni giorno in modo diverso. La crescita del Sé è il frutto di radici risanate e profonde nel terreno ben coltivato della nostra anima che si nutre di Imago, di immagini profonde che abitano in noi e che danno pienezza alla vita interiore che ha sete di bellezza e verità».

Letterati, artisti, poeti, scrittori, musicisti e aedi delle Rimembranze si sono esibiti in un caleidoscopio culturale: Leonardo Cosmai, Mariella Medea Sivo, Rosa Leuci, Ida Musci, Antonia Barba, Bruno Caravella, Pietro Casella, Liliana Salerno, Gianni Amoruso, Rosanna D’Abramo, Maria Liseno, Stefania Porcelli, Domenico Ruggero, Zaccaria Gallo, Nicola Ambrosino, Franco Tempesta, Vito Ventafridda, Cristina Turcio, Francesca Monopoli, Pasquale Di Pierro, Dario Fasciano, , Daniele Lamarca, Pasquale Somma, Luciana De Palma, Maria Liseno, Federico Lotito, Katiuscia Nazzarini, Francesco Amato.

«ll filo rosso – ha proseguito Antonia Barba – è ciò che lega i pezzi della nostra storia. Tutto ha un senso in quanto tutto è servito a renderci quello che siamo. Continuità con il passato vuol dire non cancellarlo perché è utile come radice dell’albero, discontinuità vuol dire che siamo in evoluzione. Non possiamo rimanere prigionieri di ciò che è morto. Ma possiamo purificare il passato da qualche oppressione che ci ha reso prigionieri, per essere alleggeriti dall’involucro di ciò che non siamo più. Possiamo riappropriarci della luce nascosta nel passato, come eredità di un bene da riscoprire. Siamo in cammino verso l’incontro quotidiano delle esperienze della vita, del valore che vediamo in noi e negli altri. Viviamo tempi in cui i valori umani dei più deboli, delle minoranze vanno difesi sempre più con la civiltà della fratellanza, della cultura condivisa, dell’incontro generativo di pace e di luce per tutti i popoli della terra.
Solo così i deserti del cuore continueranno a trasformarsi in giardini».

All’evento è intervenuto, tra i suoi promotori, anche don Ferdinando Cascella.

venerdì 10 Agosto 2018

(modifica il 29 Luglio 2022, 13:12)

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