Nel 2016 in una ispezione su due sono state riscontrate irregolarità. Su 5mila aziende delle province di Bari e di Barletta – Andria – Trani “visitate” dall’Ispettorato del lavoro 2348 le infrazioni accertate per numero di lavoratori di cui in nero 1618. I settori maggiormente colpiti l’agricoltura (86%), i servizi e la ristorazione (83%), il manifatturiero (77%), il commercio (70%). Al sommerso si aggiungono evasioni contrattuali ed in materia di sicurezza.
«Serve una nuova cultura giuridica ed eticità del lavoro -, commenta il segretario generale della Cgil Bat, Giuseppe Deleonardis nel spiegare le finalità di un incontro Verso la Carta dei diritti universali del lavoro. Indici di sfruttamento e rete di qualità nella Legge 199/16” in programma il prossimo 27 ottobre a partire dalle ore 16.30 presso la Biblioteca comunale di Trani. Interverranno il segretario generale Cgil Bat, Giuseppe Deleonardis che introdurrà i lavori, il presidente Aisa (associazione italiana stampa agricola alimentare ambiente), Roberto De Petro, il presidente della sezione lavoro della Cassazione, Pietro Curzio, l’avv. del Foro di Trani, Francesco Stolfa, il direttore interregionale dell’Ispettorato del lavoro Napoli, Renato Pingue, Giovanni Mininni, segretario Flai Cgil Nazionale e Pino Gesmundo, segretario generale Cgil Puglia che concluderà l’incontro.
«I dati delle ispezioni del Ministero ci fanno capire che le irregolarità si registrano in tutti i settori, anche il pubblico non è da meno, dunque la legge va bene ma per essere applicata deve innanzitutto essere conosciuta ma soprattutto deve essere operativa da tutti i punti di vista e non solo a livello repressivo. Bisogna dare attuazione, per esempio, alla cabina di regia per il governo del mercato del lavoro prevista in uno degli articoli del testo. Solo costruendo una nuova cultura del lavoro e della legalità, che era poi alla base del protocollo sugli appalti che avevamo proposto alle PA e che stenta a decollare, l’apparato normativo può essere efficace altrimenti l’idea comune resterà sempre e solo quella del lavoro purché sia», conclude Deleonardis.
Il seminario è patrocinato dall’Ordine degli avvocati e dall’Ordine dei giornalisti di Puglia per i quali la partecipazione, previa iscrizione su apposita piattaforma, consentirà l’acquisizione di crediti formativi.
Se lo si vuole veramente sconfigere il lavoro in Nero lo si può fare veramente e seriamente, iniziate a sorvegliare tutte le aziente Agricole in zona, tutte le piccole e medie Aziende Manufatturiere che sono numerossissime nella Ns. zona parlo di Barletta, Trani Bisceglie basta recarsi in Azienda e contare quante macchine ci sono quindi tante Operaie stanno e inutile su 15 Macchine lavorano 2 persone, Bar, Ristoranti, per poi non parliamo di Badanti tutte a Nero e con stipendio da FAME, e se ti cacciano perché chiedi i tuoi diritti e ti rechi da un giudice ti senti dire che non ti conoscono. cerchiamo veramenrte di colmare queste piaghe….
A sciacca i settori privati ti fanno il contratto e gli straordinari non te li pagano se parli non lavori più se un lavoratore se vuole parlare non parla perche il datore di lavoro gli mette tutti contro se parlate vi licenzio tutti e sono costretti a dichiarare il falso per tenersi il lavoro figli da mantenere a sciacca fanno tutti cosi come tutta la Sicilia difficile che te li pagano gli straordinari