Cronaca

Nuovo Piano di riordino ospedaliero: +48 posti letto a Bisceglie

La Redazione
La presentazione del riordino
Rafforzati i reparti di Geriatria, Malattie endocrine e Terapia intensiva
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La Giunta regionale ha approvato il Piano di riordino ospedaliero. Vediamo cosa succede nella Bat e in particolare per Bisceglie:

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L’attuale disponibilità di posti letto pubblici attivi nella provincia è pari a 591: la nuova programmazione ne prevede 717, con un incremento di 126 posti letto, pari al 21%.

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In particolare si potenziano i due ospedali di I livello:

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Ospedale di Andria: da 150 a 218 pl (+68 pl, 45%), con il potenziamento delle seguenti discipline:

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Cardiologia (+ 4); Chirurgia generale (+ 8, che assorbe anche la funzione di chirurgia plastica); Medicina generale (+ 6); Neonatologia (+ 6); Neurochirurgia (+ 7); Neurologia (+6); Ortopedia (+6); Ostetricia e ginecologia (+ 16); Pediatria (+6); UTIC (+ 4); Urologia (+14).

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Ospedale di Barletta: da 226 a 271 pl (+45 pl, 20%), con l’attivazione del reparto di Gastroenterologia (+15); Lungodegenti (+ 10); Neonatologia (+ 6); Neuropsichiatria infantile (+ 4); Pneumologia (+ 12). Nonché il potenziamento delle seguenti discipline: Cardiologia, nefrologia, ostetricia e ginecologia.

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Anche l’ospedale di base di Bisceglie vede un incremento di 48 posti letto (+40%), con l’attivazione di: Geriatria (+ 10); Malattie endocrine (+ 8); Terapia intensiva (+ 6). Vengono inoltre incrementate le discipline di chirurgia generale, medicina generale, ortopedia, ostetricia e ginecologia, psichiatria.

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L’ospedale di Canosa rafforza la vocazione alla post acuzie con 20 pl di lungodegenza e 40 di riabilitazione funzionale e un incremento complessivo di pl di +15.

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Complessivamente la programmazione regionale attiva discipline precedentemente non presenti nell’offerta pubblica: neuropsichiatria infantile; malattie endocrine; pneumologia; riabilitazione funzionale e potenzia la cardiologia, la chirurgia generale,  la neonatologia, la neurochirurgia, la neurologia, l’ortopedia, l’ostetricia e ginecologia, la pediatria, e l’urologia.

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«Il piano di riordino – ha illustrato Emiliano presentando il riordino insieme all’assessore al Welfare Totò Negro, Giancarlo Ruscitti e Giovanni Gorgoni – si fonda su un elemento essenziale, e cioè sul rafforzamento della sanità territoriale con un investimento di 404 milioni. Questa sarà un’assoluta priorità. Il Piano si fonda anche su un altro elemento, e cioè sul potenziamento della rete di emergenza urgenza che vedrà l’attuazione di un solo criterio: non si può avere un ospedale ovunque ma piuttosto una rete di emergenza urgenza che consenta di raggiungere in tempi rapidi e stretti la struttura ospedaliera migliore per il paziente».

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Ora il piano dovrà passare all'esame del consiglio regionale, ma le speranze di variazioni sostanziali sembrano ridotte al lumicino.

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giovedì 1 Dicembre 2016

(modifica il 30 Luglio 2022, 10:46)

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