Calcio

L’Arcadia allo sprint evita la retrocessione diretta

La Redazione
Arcadia
Ora cominciano i play out salvezza
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Il girone “Silver” di Capitan Soldano e compagne finisce con una sconfitta onorevole, uno 0-2 al cospetto della prima della classe, quel Città di Pescara che per organico ed ambizioni avrebbe certamente meritato di giocarsi il “Gold” tra le grandi del futsal in rosa.

A fine gara tutta l’attenzione però era “alle radioline”, in quanto si attendevano notizie dello scontro diretto tra Thiennese e Woman Napoli, squadre coinvolte con l’Arcadia Verysimple nella disperata lotta per evitare l’ultima piazza e quindi la retrocessione diretta; ed a Thiene succede di tutto, con un risultato sempre in bilico ed una partita anche sospesa per qualche minuto: alla fine la spuntano le venete con un 4-3 che condanna le partenopee all’ultimo posto, in virtù di una peggiore differenza reti proprio rispetto alle rossonere di Ventura.

Insomma un finale al cardiopalma che consente ad Arcadia di raggiungere il suo obiettivo stagionale, ovvero evitare la retrocessione diretta nella categoria inferiore: “Era il nostro obiettivo minimo ma, viste le tante difficoltà incontrate durante la stagione, non era affatto semplice farlo nostro. E ne siamo orgogliosi”, commenta mister Nico Ventura.

“Ci tengo a sottolineare che per noi questo è il secondo obiettivo raggiunto, in realtà; il primo è stato quello di aver onorato una categoria nella quale ci siamo tuffati con molta umiltà e con i pochi mezzi a nostra disposizione, giocando (quasi) alla pari con molte squadre più blasonate e più attrezzate di noi e meritandoci i complimenti di tanti avversari. Detto questo, ora ci tocca giocare i playout ed abbiamo voglia di puntare a quello che più che un ulteriore obiettivo sarebbe un autentico miracolo sportivo, ovvero la salvezza, con la permanenza di Arcadia in Elite.”

Tornando al match del Pala Mario Borgia di Barletta, struttura scelta dall’Arcadia vista l’indisponibilità del PalaDolmen e la necessità di giocare in contemporanea al match di Thiene, la gara è stata una estrema sintesi della stagione. Ventura, che in settimana ha perso anche il prezioso contributo dell’iberica Campaña, si presenta con un quintetto titolare formato da Tempesta, Monaco, Porcelli, Soldano e Gariuolo, e due baby rincalzi (classe 2000) quali Altamura e Scommegna.

A quest’ultima, barlettana doc e protagonista di una stagione che ha impressionato gli addetti ai lavori, per l’occasione lo “spogliatoio” ha voluto consegnare simbolicamente la fascia di capitano, in genere sul braccio di Soldano.

Dall’altra parte, Segundo lascia a casa Maione, Castro e Bellucci, e si affida al quintetto con Nagi, Gaby Maranghello, Berte, Gueli e “Chubi” Pedace.

Le abruzzesi fanno la gara, provando a “stancare” le locali con un lungo possesso palla ed una rotazione ampia, ma hanno difficoltà a penetrare nelle linee difensive rossonere, e devono guardarsi le spalle da una Arcadia che non ha nessuna voglia di mollare gli ormeggi prima del dovuto. Soldano e Gariuolo riescono anche ad impensierire Nagi, ma al 12’ arriva il vantaggio: scambio Pedace-Marquez e destro a volo dell’argentina che supera un’ottima Tempesta. Arcadia non si scompone e tiene il campo con buon piglio, rischiando il giusto e proponendosi con buona continuità dalle parti dell’estremo abruzzese.

Nella ripresa, dopo qualche minuto di equilibrio, Arcadia prova a salire con la pressione, concedendo inevitabilmente spazi al Pescara e ci vuole una delle migliori giornate di Tempesta per tenere le sue in partita (impressionante la parata sul bolide di Marquez da pochi metri). Soldano e Gariuolo si creano anche due-tre occasioni clamorose per il pareggio ma le polveri sono bagnate ed il risultato non si schioda. Quando a due minuti dal termine Maranghello sottomisura devia in rete la palla del raddoppio, al tecnico biscegliese non resta che giocarsi la carta del portiere di movimento, ma la gara termina così: Arcadia 0 – Città di Pescara 2.

Ventura è moderatamente soddisfatto “Anche oggi abbiamo tenuto il campo contro una squadra costruita con altri mezzi e per altri obiettivi. Se avessimo avuto un po’ più di lucidità sottoporta avremmo anche potuto ottenere qualcosina in più, ma spesso arrivavamo stanche sulla palla… Comunque va bene così.”

Ed ora l’obiettivo si sposta sui playout. Arcadia affronterà il Bellator Ferentum in un match molto interessante dal pronostico tutt’altro che semplice, nonostante i tre precedenti siano tutti finiti con una vittoria delle laziali: al termine della doppia sfida, la vincente sarà salva mentre la perdente affronterà in una ulteriore doppio-incontro, questa volta da ultima spiaggia, la perdente tra Città di Falconara e Thiennese, per meritarsi l’ultimo posto utile nell’Elite.

“Anzitutto dobbiamo recuperare energie fisiche e mentali, sono state settimane durissime sotto ogni punto di vista, poi ci metteremo a lavorare per le gare col Bellator. Loro sono una bella squadra: gli innesti di gennaio, con le sudamericane Will e Chiesa su tutte, hanno portato un salto di qualità importante e l’entusiasmo dei risultati ad un gruppo su cui il tecnico laziale aveva già messo la sua impronta. Ma abbiamo dimostrato in passato che, nonostante le difficoltà, possiamo giocarcela con tutte, e lo faremo anche contro il Bellator, senza alcun timore.”

La gara di andata si giocherà al Paladolmen di Bisceglie domenica 23 aprile, mentre il 30 Arcadia affronterà il match di ritorno, a Frosinone.

giovedì 13 Aprile 2017

(modifica il 30 Luglio 2022, 6:56)

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