«Nei giorni scorsi abbiamo avuto un incontro con i rappresentati di istituto dell’IISS Leonardo da Vinci. Con loro avevamo discusso di quanto fosse necessario l’uso del tensostatico per l’allestimento dell’hub vaccinale stante l’emergenza ancora in corso e l’assenza di altre strutture che avessero caratteristiche idonee, strutturali e logistiche, nella nostra Città. Si è lavorato per apportare migliorie alla struttura con la collaborazione della Provincia Bat che ovviamente resteranno a beneficio della Comunità scolastica, si è parlato anche delle attrezzature sportive e della possibilità di effettuare l’alternanza scuola-lavoro con la collaborazione della Protezione Civile».
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A raccontarlo è il Sindaco Angelantonio Angarano che replica così alla manifestazione di protesta andata in scena ieri proprio per iniziativa degli studenti del Da Vinci.
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«Abbiamo discusso della possibilità di organizzare insieme – prosegue il Sindaco – manifestazioni per la promozione dello sport e dell’attività motoria. È fondamentale condividere un messaggio di generosità e comprensione, accettare un sacrificio nel nome della pubblica utilità e del senso di comunità. Questo considerando anche la possibilità di poter effettuare attività motoria nel campetto all’esterno se il tempo lo permette. Manifestare pacificamente è un diritto, ma al di là dello sciopero di ieri, sono certo che i ragazzi potranno comprendere le ragioni di questa scelta con maturità e altruismo. Sarebbe un bel messaggio nei confronti di tutta la Comunità. Un’ultima, doverosa precisazione: ho letto sulla stampa alcune dichiarazioni sul fatto che l’hub sia sempre chiuso. Mi sia concesso di dire, anche a tutela del lavoro di medici, infermieri, protezione civile e volontari, che non è così, come potranno testimoniare le tante persone alle quali questa settimana è stato somministrato il vaccino».
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Degli affari della Protezione Civile con gli hub vaccinali per fortuna si sta già occupando la Procura di Bari.
Hanno esposto uno striscione su un articolo dell'ONU, ovvero di un carrozzone di nulla valenti, e questo lo scrivono i fatti nel mondo. Nei tempi in cui la scuola era la SCUOLA i promotori di un fatto per nulla umanitario, e che è davvero contro la volontà dello Stato e di chi vuole vaccinarsi, sapevano già che avrebbero ripetuto l'anno scolastico, indipendentemente dal loro profitto negli studi. Cosa che puntualmente avveniva. E il sindaco non doveva dare spiegazione alcuna, appunto perchè la scuola intesa come immobili è dello Stato Italiano, perchè comune, province e regione sono lo Stato.