Cultura

Il nulla e l’immaginario. Personale di Pina Catino

Francesco Sinigaglia
Il nulla e l’immaginario. Personale di Pina Catino
La mostra, dal 21 febbraio al 31 marzo, si svolgerà presso la sede dell'università eCampus di Bari
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L’AGENDA per lo sviluppo sostenibile è un programma d’azione per le persone, il pianeta, la prosperità, la pace e la collaborazione. L’Agenda 2030, entrata in vigore nel 2016, è stata creata seguendo: obiettivi e principi della Carta delle Nazioni Unite, Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, Diritto internazionale e prospettive di risultati legati al Vertice Mondiale 2053. È aggiornata secondo strumenti precisi come la Dichiarazione del Diritto allo Sviluppo: (https://unric.org/it/agenda-2030/). «I 17 Goal contenuti – afferma Pina Catino, Presidente del Club per l’UNESCO di Bisceglie e ideatrice della Mostra  – Φῶς φωτός “Il nulla e l’immaginario”- curata da Massimo Diodati ed Elena Beloborodova – sono interconnessi e indivisibili e bilanciano le tre dimensioni dello sviluppo sostenibile (economico, sociale e ambientale)».

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L’Associazione “Noi che l’Arte Bari-Milano” con il patrocinio della Università e-Campus – Bari, in collaborazione con il Club per l’UNESCO di Bisceglie, presentano la mostra fotografica Phos photos – Φῶς φωτός “Il nulla e l’immaginario” di Pina Catino dal 21 febbraio al 31 marzo 2022. L’evento si svolgerà presso la sede dell’università eCampus di Bari, in Piazza Giulio Cesare, 13.

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Il calendario si sviluppa secondo il seguente calendario:

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Vernissage, lunedì 21 febbraio ore 16:30. La mostra è presentata da Salvatore Valletta, Geologo – SIGEA-APS, con collegamento da remoto con la Russia. Intervengono: dott.ssa Lorena Albani, responsabile Università e-Campus Bari; dott. Massimo Diodati, Presidente “Noi che l’Arte Bari – Milano”; Comandante dott. Vito Leonardo Totorizzo, Presidente SPAMAT; Col. CC. (Ris) dott. Cav. Michele Miulli, esperto d’Arte – Accademia Italia in Arte nel Mondo; avv. Enzo Varricchio, critico d’arte; prof.ssa Maria Catalano, Storico dell’Arte e Soprintendenze Archeologia, Belle Arti e Paesaggio della Liguria; mezzosoprano Angela Lisco, Presidente Nova Canendi Academia “Gino Lo Russo – Toma”; dott. Angelo Perrini, Presidente Commissione Relazioni  Mostre Internazionali Club per l’UNESCO di Bisceglie.

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Massimo Diodati ha spiegato: «È importante vivere e osservare per sentirsi pienamente inseriti nel mondo. È questa una crescita che ci rende liberi di vivere in simbiosi con l'universo. E questa è l'ottica che usa Pina Catino, quando immersa e persa nel mirino della macchina fotografica, cattura dei momenti irripetibili. Questo fa di uno scatto fotografico una “opera unica”. È un mio esercizio osservare con attenzione ogni opera d'arte, e arrivo quasi sempre alla conclusione che mi porta a dire che: l'Arte non va spigata perché è sempre molto chiara. Quello che cambia è l'occhio dell'osservatore che trae emozioni a seconda del suo vedere non con gli occhi ma con l'anima.»

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Elena Beloborodova ha aggiunto: «Queste fotografie, direi uniche, sono la prova provata dell’attenzione che Pina Catino pone verso la salvaguardia del nostro pianeta, osservando con occhio critico le peculiarità dei paesaggi e degli ambienti naturalistici, senza trascurare, anzi, la considerazione del fattore umano in tutte le sue implicazioni. Si scrutano inoltre, le varie simbologie che possiamo apprezzare osservando con interesse i suoi scatti. È del tutto evidente che diverso è guardare una foto dall’osservarla con l’intento di cogliere il suo pensiero».

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Angelo Perrini ha sottolineato: «Nel laboratorio di suo padre Sergio “Fotoreporter” Pina Catino fin dalla tenera età, impara l’arte di fotografare. Ecco come affina la sensibilità per cogliere l'attimo per lo scatto desiderato. È innata e presente nel suo DNA la foto d'Arte. I suoi scatti sono momenti di vita illuminati da colori forti per renderli indimenticabili. Personalità eclettica, dinamica, dalle mille sfaccettature, presente in modo autorevole nelle diverse attività culturali nazionali ed internazionali.»

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Aldo A. Pezzarossa ha evidenziato: «Dove sono i colori nella realtà circostante? Sono talmente numerosi che sfuggono alla nostra distratta attenzione. E non mi si venga a dire che esistono i preferiti… se così fosse a cosa servirebbe l’arte e cosa fanno gli artisti? Volti, uccelli, mari, monti, fiori, frutti, nature morte o immobili, e poi, e poi … le forme e i colori individuati e offerti da artisti che non conosciamo, o non conoscevamo. In tale novero anche “al tempo del Covid” con la solita maestria, Pina Catino continua la sua ricerca. I suoi non-neri mi resteranno accanto per chissà quanto tempo. Per provare a cercarne anch’io, dicendomi: sì, eccoli!»

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La mostra, fino al 31 marzo, sarà dotata di audioguida gratuita, per ogni opera mediante App eXibo. Orario di apertura: dalle 9:00 alle 18:00 dal lunedì al venerdì; dalle 9:00 alle 12:00 il sabato.  

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Note sull’artista

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Pina Catino – ricercatrice storica, artista fotoreporter, scrittrice. Ha esposto in Italia e all’estero presso musei, castelli, Enti, Istituzioni. Le sono stati riconosciuti premi internazionali e onorificenze in campo storico, diritti umani e civili, per aver operato a difesa dell’ambiente naturale e la pacifica convivenza e cooperazione fra i popoli. Tra gli ultimi il Premio Un Bosco per Kyoto, 2007 – Leone di Messapia, 2008 – Nelson Mandela, 2014 – Cuore d’Oro 2017 – Azzarita, 2017, Paul Harris Fellow, 2018 – Premio Voltaire, 2018 – Parthenope Art, 2019. La mostra internazionale “Orizzonti d’Acqua – Tutela e valore dell’Oro Blu” ha chiuso le celebrazioni “World Water Day” presso ESA – ESRIN (agenzia spaziale europea). Autore di libri di storia: Ettore Carafa d’Andria, conte di Ruvo, Guglielmi 2005; Ettore Carafa, la Famiglia, i luoghi, la rivoluzione – ADDA 2008 per il 60° Anniversario della Costituzione italiana; Misteri dell’Antichità – Culti dell’Acqua Mito del Sole, ADDA 2009. Tradotto in inglese, francese spagnolo, 3 Edizioni. Ha anche curato: Il mistero di Torre Gigliano nella Terra dei Templari, La Matrice 2019; La Chianca – Dolmen di Bisceglie “Testimone di una Cultura di Pace”, Mezzina 2021. È Presidente del Club per l’UNESCO di Bisceglie dal 2010.

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lunedì 21 Febbraio 2022

(modifica il 27 Luglio 2022, 16:10)

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