Cronaca

​Il turismo a Bisceglie nel 2021, la ripresa c’è, ma non basta

Antonio Rana
Una veduta aerea del porto di Bisceglie
La crisi da pandemia non è stata ancora assorbita. Il confronto con i dati del 2019
scrivi un commento 460

Una risalita insufficiente. Dopo il crollo dei 2020 in seguito all’emergenza sanitaria da Covid-19 che ha ridimensionato la predisposizione agli spostamenti, nel 2021 si è tornati a viaggiare ma non ai ritmi di due anni fa. Proprio perché il fenomeno riguarda tutti i livelli, da quello mondiale a quello cittadino, per tale motivo i confronti più appropriati debbono essere effettuati non tanto fra i dati relativi al 2021 rispetto a quelli del 2020, quanto fra i numeri del 2019 e del 2021. In proposito, si fa riferimento ai dati elaborati su fonte Puglia Promozione e Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e valorizzazione del Territorio – Sezione Turismo – Servizio Sviluppo del turismo – Regione Puglia.

Il turismo in Puglia e nella Bat

Nel 2021 in Puglia si registrano 3,3 milioni di arrivi e circa 13,9 milioni di presenze, dati decisamente inferiori a quelli osservati nel 2019 e appaiono simili a quelli del 2015. Per quanto riguarda la BAT, la sesta provincia rappresenta soltanto il 2-3% delle presenze registrate nella nostra regione. Nel complesso, le presenze turistiche hanno registrato un trend di crescita fra il 2015 e il 2019, poi interrotto dalla pandemia. Dopo la contrazione del 2020, il 2021 ha permesso un significativo recupero rispetto a due anni fa, tale da rimpinguare gran parte della perdita. Nel caso degli italiani si registra un valore superiore al 2019. Nella BAT, che si configura come una destinazione solo in parte legata al prodotto mare, la concentrazione turistica nei mesi estivi è molto inferiore rispetto al contesto regionale. Gli stranieri costituivano il 29% nel 2019 e nel 2021 la quota passa al 16,5%. Le presenze di italiani nei mesi non estivi sono cresciute tra il 2015 e il 2019, a fronte di una lieve flessione per gli stranieri, un trend che si è consolidato nel periodo di crisi pandemica. Le principali mete turistiche della BAT sono nell’ordine Trani, Barletta e Bisceglie, che concentrano il 73% circa del flusso turistico provinciale.

Il turismo a Bisceglie

Per quanto riguarda Bisceglie, nel 2021 si contano in totale 27.636 arrivi e 73.396 presenze, ovvero circa il doppio dei flussi di quelli registrati due anni fa, comunque inferiori ai numeri del 2019, quando c’era già stato un calo rispetto al 2018, anno in cui si è toccato il massimo delle presenze turistiche in città. Si può così affermare che negli ultimi quattro anni il trend del turismo in città non è stato del tutto positivo. L’emergenza sanitaria e il lockdown hanno poi fatto il resto. Va ancora una volta sottolineato che il trend del turismo a Bisceglie negli ultimi venti anni è sempre altalenante, ma mai quanto in quest’ultimo quadriennio, periodo in cui si sta assistendo e si è assistito ad un saliscendi così brusco, dovuto sì da una parte alla pandemia, ma dall’altra alla programmazione turistica della città.

Nel 2021 circa due terzi di arrivi e presenze totali è concentrato negli alberghi. La restante quota dei flussi pernotta in altri esercizi ricettivi. La quota più significativa della domanda alberghiera è composta da clienti italiani. Un altro 20% delle presenze riguarda la clientela estera. L’andamento dei turisti negli alberghi della città evidenzia che i livelli di italiani e stranieri presenti non risalgono ai livelli del 2019. Le presenze di clientela nazionale restano di poco inferiori, mentre quelle dei clienti stranieri sono poco più della metà di quelle registrate quattro anni fa. Solo nelle strutture extralberghiere si rilevano risultati degni di nota. Nel 2021 le presenze di italiani ammontano a circa 20 mila. Il fenomeno è identico anche per la domanda straniera, che dopo il calo del 2020 risale a poco più di 6 mila. Tali andamenti si riflettono sulla permanenza media, ovvero il numero di giorni mediamente trascorsi dalla clientela nelle strutture ricettive, che si può calcolare come il rapporto fra presenze e arrivi. In media, a Bisceglie tale dato è sempre stato fermo intorno a 2-3 giorni. Tale numero è sostenuto prevalentemente dalla clientela che frequenta le strutture extralberghiere piuttosto di quelle alberghiere e riguarda perlopiù la domanda internazionale.

Un’altra analisi interessante riguarda l’andamento mensile di arrivi e presenze. Se nel 2020 il trend dei flussi turistici si è salvato grazie ai mesi estivi, lo scorso anno ha visto il successo di quelli primaverili, quando si è registrato un boom di arrivi e presenze. Resta comunque assodato che poco più della metà delle presenze 2021 resta concentrato nei mesi estivi.

Per quanto riguarda l’analisi dei flussi per area di provenienza è possibile distinguere quella per regioni nel caso della clientela italiana e per Paesi di origine nel caso dei clienti esteri. Nel caso della domanda nazionale prevale la clientela di prossimità, ovvero quella proveniente dalla nostra stessa regione. Fra le altre regioni di provenienza di una certa rilevanza vi sono Lombardia, Campania, Lazio, Emilia – Romagna, Veneto e Piemonte. Per quanto riguarda la clientela internazionale i turisti provenienti da Germania, Francia, Belgio e Svizzera costituiscono i due terzi delle presenze estere registrate nel 2021. Fra altre nazioni di una certa rilevanza vi sono i Paesi Bassi, Danimarca, Polonia ed USA.

Le condizioni della domanda vanno come sempre contestualizzate nello scenario dell’offerta ricettiva. In proposito la consistenza delle strutture mostra una leggera contrazione in termini di esercizi extralberghieri (che scendono a 70) mentre il numero di alberghi non cambia (6). Il numero dei posti letto mostra un leggero ridimensionamento ma la dotazione media di letti per struttura ricettiva resta tendenzialmente stabile (16 letti per struttura). In tali condizioni negli ultimi tre anni il tasso di occupazione lorda (ovvero il rapporto fra presenze totali ed il numero di letti occupati su 100 disponibili nell’arco di un anno) risale all’8,8% nelle strutture extralberghiere, mentre negli alberghi risale al 34%. In tali condizioni il tasso di occupazione lorda complessivo nelle strutture ricettive di Bisceglie nel 2021 è intorno al 16,9%, il dato più basso registrato negli ultimi venti anni. Questo dato evidenzia quanto l’industria turistico-ricettiva cittadina stia ancora soffrendo nonostante la ripresa. Ma, come detto all’inizio, la tanto decantata risalita del post pandemia non sembra ancora sufficiente.

lunedì 2 Maggio 2022

(modifica il 27 Luglio 2022, 12:52)

Argomenti

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti