Il caso

«Dove sono i talenti locali nella stagione teatrale di Bisceglie? Non è compito della politica fare cartelloni»

foto di Carlo Bruni
Carlo Bruni
L'ex Direttore di SistemaGaribaldi, Carlo Bruni, interviene sulla proposta teatrale biscegliese
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L’ex Direttore di SistemaGaribaldi Carlo Bruni, esperto conoscitore del mondo della cultura e dello spettacolo, torna sulla stagione teatrale biscegliese per rispondere ad alcune domande.

Che cosa pensa della nuova stagione teatrale biscegliese?
Veramente non la conosco, in questi giorni sono a Roma per preparare un debutto. È stata presentata?

Proprio in questi giorni.
Non credo d’essere l’interlocutore giusto, almeno dallo scorso mese di gennaio, quando ho scoperto di non esserne più titolare. Comunque, penso in generale sia un obbrobrio che le stagioni in questa regione siano partorite da assessori, cioè da politici, il cui compito dovrebbe essere altro e penso che non abbiano alcun senso dei cartelloni clonati e fondati sulla più banale idea d’intrattenimento.

Rispetto alle sue stagioni si parla però di una grande adesione e di un notevole risparmio
Non ho dubbi sul grande successo. Dopo averlo sancito però, varrebbe la pena fare un’opera comparativa seria, mettendo a confronto una stagione come questa, con le attività sviluppate da sistemaGaribaldi, anche dopo che gli venisse sottratto il Teatro.

Ma ha da darci qualche consiglio sugli spettacoli proposti
No: non li conosco ma in generale rispetto il lavoro degli altri, sempre molto faticoso. Non vedo il famoso riconoscimento dei talenti locali che mi si imputava di trascurare, ma spero gli spettacoli siano belli e frequentati. Non sono loro il problema, ma la perdita di senso che deriva da un’idea populista di cultura che parte da una valutazione negativa della collettività, ritenuta stupida e superficiale. Panem et circenses vince sugli oneri che comporta proporre qualcosa che faccia pensare e discutere.

Vediamo i vostri spettacoli presenti in molti cartelloni pugliesi, a cominciare da quello prestigioso del Piccinni. Bisceglie?
Ho iniziato la mia carriera di professionista nel ‘80 e sino al 2013, nonostante i discreti successi nazionali ed internazionali (Europa, Giappone, Australia, Sud America e persino Africa…) non mi era mai capitato d’essere invitato nel cartellone biscegliese, dunque è un’assenza che non mi sorprende. Mi avrebbe sorpreso il contrario e forse non avrei accettato l’invito, visto l’impegno messo dalla vostra assessora alla cultura nel demolire sistemaGaribaldi. Certo, è significativo, mi sembra, che uno spettacolo su Lucrezia Borgia, per ovvie ragioni dedicato a Bisceglie, non sia stato scelto fra le proposte del Teatro Pubblico Pugliese, che lo programma al Piccinni di Bari o al Dalla di Manfredonia, dopo le ospitalità di Lecce, Palo del Colle, Trani e Molfetta.

Dunque dovremo vedere il vostro lavoro dedicato a LUCREZIA a Bari?
O a Manfredonia, Palermo, Genova, Cremona, Saluzzo, Palma De Maiorca in Spagna, Poznan in Polonia: un Paese in grande difficoltà per la guerra che ci invita per un festival agostano.

E poi cos’altro bolle in pentola?
Difficile riassumere gli appuntamenti futuri. Questo Natale ci vede impegnati a Napoli con Lenòr per il decimo anno consecutivo, in Puglia, a Corato, Ruvo ed Andria, con attività dedicate ai Ragazzi, a Lecce nel festival Kids con Totò degli alberi e poi io ho avviato una collaborazione con il Circo Contemporaneo El Grito, che avevo portato in piazza a Bisceglie anni fa, con cui siamo a Roma, fra Teatro Vascello (dal 15 dicembre) e Auditorium Parco della Musica (sino all’8 gennaio). Nunzia Antonino debutterà a Bari con una serie teatrale in quattro puntate al Kismet, subito dopo Capodanno. Infine, con Schiaparelli life, a cui teniamo, si riparte da qua vicino, alla fine di febbraio, nelle stagioni di Corato, Putignano e Foggia, per superare i confini regionali da Forlì. Lontano purtroppo da quell’ideale che avevamo cercato di perseguire nella città dove sono nato, non smettiamo però di coltivarlo altrove.

Del resto, Bertolt Brecht diceva che «se la gente vuole vedere solo le cose che può capire, non dovrebbe andare a teatro; dovrebbe andare in bagno».

 

lunedì 5 Dicembre 2022

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