Il caso

«Rsa e Centri diurni in Puglia, stop alle disuguaglianze. Domani a Bari il Ministro Schillaci e il Sottosegretario Gemmato»

Anziani nelle Rsa
Le parole dei vertici delle associazioni “Welfare a Levante” Antonio Perruggini, “Agci” Michele Latorre e “Fimpi” Alessandro Saracino
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«La Fondazione Gimbe certifica le clamorose disuguaglianze in Puglia per l’assistenza residenziale degli anziani non autosufficienti over 75, dove Rsa e centri diurni sono ancora senza accreditamento. Vi è l’arbitrio dei tempi burocratici e negligenza delle procedure. Il bilancio regionale e delle Asl non hanno fondi insufficienti. La riforma dell’assistenza domiciliare resta ancora inattuata. I centri socio educativi per minori improvvisamente sono senza sostegno finanziario. Le tariffe delle Rsa sono ferme agli indici Istat del 2015 e fabbisogni di assistenza inadeguati. I cittadini sono privi dei loro diritti».

E’ quanto si legge nella nota congiunta a firma dei vertici delle associazioni “Welfare a Levante” Antonio Perruggini, “Agci” Michele Latorre e “Fimpi” Alessandro Saracino, che domani accoglieranno a Bari il Ministro Schillaci con il Sottosegretario Gemmato.

«Ministro Schillaci e Sottosegretario Gemmato – chiedono -, quale sarà il futuro del settore socio sanitario della Puglia? I cittadini pugliesi subiscono la gravissima situazione in cui vertono i bilanci pubblici evidentemente in sofferenza ed è arrivato momento di porre un tempestivo rimedio. In Puglia vige un sistema inefficace con procedure burocratiche elefantiache che non consente alla stragrande maggioranza delle RSA e dei Centri Diurni per disabili e anziani non autosufficienti di ottenere la conferma delle autorizzazioni e il riconoscimento degli accreditamenti nonostante anni di attesa. Al tempo stesso il settore socio sanitario naviga a vista con una programmazione senza pregio e tariffe valutate in base agli indici Istat di quasi 10 anni fa oltre ai fabbisogni di assistenza insufficienti.

Le Asl lanciano l’allarme per la carenza di fondi così come le strutture per minori che all’improvviso sono state private dei Buoni di Servizio. Insomma, una nave che rischia la deriva ove ormai occorre valutare la necessità di rimettere ordine in settori strategici per la salute dei cittadini. Noi continuiamo a garantire collaborazione ma la Regione continua a non ascoltarci, a non convocare da mesi neppure una riunione e non ci rimane che affidarci alla responsabilità di altre istituzioni che auspichiamo prendano decisioni determinate e ragionevolmente indispensabili.

Chiediamo l’intervento del Ministro Schillaci e del Sottosegretario Gemmato affinché il governatore Emiliano accolga anche la nostra protesta e metta fine a questa agonia».

giovedì 15 Febbraio 2024

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