Cronaca

Conti del Comune di Bisceglie? Per il Tar Puglia è tutto da rifare. Incubo scioglimento

La Redazione
Il Tar di Bari
Accolti i ricorsi dei Consiglieri di opposizione Vincenzo Amendolagine, Enrico Pasquale Capurso, Francesco Napoletano, Giorgia Maria Preziosa, Alfonso Russo, Francesco Carlo Spina
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Un vero e proprio terremoto sui conti del Comune di Bisceglie. Il Tar Puglia, infatti, ha accolto i ricorsi presentati da sei consiglieri comunali di opposizione ed ha azzerato tutti i principali strumenti economici varati nel 2019.

Un azzeramento che ora rischia anche di condurre allo scioglimento del Consiglio comunale, anche se questa resta una ipotesi remota. Ma l’impatto sulla gestione amministrativa del Comune resta comunque devastante, perché quasi tutti gli impegni di spesa assunti dall’Amministrazione comunale rischiano di diventare “debiti fuori bilancio”.

Ma andiamo con ordine. Oggi, lunedì 18 novembre, il «Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia (Sezione Prima – Angelo Scafuri, Presidente; Angelo Fanizza, Primo Referendario, Estensore; Alfredo Giuseppe Allegretta, Primo Referendario),ndefinitivamente pronunciando sui ricorsi proposti, accoglie ilnricorso principale e il ricorso per motivi aggiunti», recita il dispositivo finale della sentenza.

A presentare ricorso contro il Comune di Bisceglie, nella persona del Sindaco, rappresentato e difesondall’avvocato Saverio Sticchi Damiani, erano stati i consiglieri comunali di opposizione (in ordine alfabetico) Vincenzo Amendolagine, Enrico Pasquale Capurso, Francesco Napoletano, GiorgianMaria Preziosa, Alfonso Russo, Francesco Carlo Spina, rappresentati e difesindall’avvocato Antonio Guantario. Nel mirino dei ricorrenti: «la deliberazione del ConsiglionComunale n. 33 del 16.4.2019 avente ad oggetto: “Esame e approvazione delnBilancio di previsione Finanziario 2019-2021 e relativi allegati”; nonché di ogninaltro atto presupposto, connesso e conseguenziale, tra i quali: il parere del Collegiondei revisori sulla proposta di bilancio di previsione 2019-20121 e documentinallegati del 21.3.2019; la deliberazione di C.C. n. 32 del 16.4.2019 recanten“comunicazione ai consiglieri degli emendamenti presentati allo schema delnbilancio 2019-20121 (ex art. 17, comma 7 del vigente regolamento comunale dincontabilità”; la nota prot. n. 00017237 del 12.4.2019 del Segretario comunale; landeliberazione di C.C. n. 29 del 16.4.2019 recante “nota di aggiornamento al DUPn2019-2021”; la deliberazione di C.C. n. 19 del 30.3.2019 relativa all’approvazionendel PEF Tari 2019; la deliberazione di C.C. n. 20 del 30.3.2019 relativanall’approvazione delle Tariffe Tari; la deliberazione di C.C. n. 14 del 29.3.2019navente ad oggetto “Approvazione DUP 2019-2021”; la deliberazione di G.M. n. 73ndel 14.3.2019 avente ad oggetto “approvazione e aggiornamento DUP 2019-2021 enschema di bilancio di previsione finanziario 2019-2021”; l’avviso di convocazionendel Consiglio comunale urgente del 26.3.2019 per la seduta del 29.3.2019; landeliberazione di G.M. n. 125 del 14.5.2019 relativa all’esame e approvazione delnpiano esecutivo di gestione per il trienni 2019-2021».

Con l’accoglimento del ricorso, il Tar di fatto ha riportato le lancette del tempo alla data di aprile 2019 e, di conseguenza, tutti gli atti di natura economica del Comune dovranno essere riadottati dal Consiglio comunale. E qui cominciano i problemi. Per alcuni di questi, infatti, il tempo massimo concesso dalla legge è stato ampiamente superato per cui non è chiaro quale destino possa avere questa Consiliatura. Anche se, è bene precisarlo, la stessa Corte del Tar ha affermato tra le righe che «l’annullamento del DUP si ripercuote, per illegittimità derivata, sugli ulteriorinatti impugnati, il tutto sostanziando una situazione analoga alla mancatanapprovazione del bilancio di previsione nei termini di legge, impregiudicatanrestando – in sede di riedizione del potere – la rinnovazione del procedimento dinapprovazione nel rispetto delle prerogative di tutti i consiglieri comunali».

In altre parole, il Tar ha lasciato una porta aperta verso la ri-adozione degli atti in modo da sanare i vizi riscontrati. Ma si tratta solo del primo pronunciamento dei giudici amministrativi. Ora entrambe le parti, maggioranza e opposizione, dovranno studiare le proprie strategie per proseguire la battaglia.

lunedì 18 Novembre 2019

(modifica il 28 Luglio 2022, 21:16)

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