Attualità

​”Se è vero che mi ami”​, un calendario per dire “Stop alla Violenza”

La Redazione
​“Se è vero che mi ami”
Il progetto di ​Gianni Visaggio, noto fotografo biscegliese
scrivi un commento 745

Gianni Visaggio, biscegliese di nascita e per formazione essendosi diplomato al Liceo Scientifico Da Vinci, ènun esperto di comunicazione visiva, fotografo e film-maker.

Appena due mesi fa nella prestigiosa cornicendel Palacongressi di Riccione e nell’ambito della AEacademy ha vinto il primo premio per fotogiornalismo,ndi fronte ad una platea di 500 fotografi professionisti provenienti anche da Stati Uniti, Canada, Inghilterra,nSpagna e Germania.nImmediatamente dopo si è messo al lavoro per un progetto estremamente interessante contro la violenzane che, a dire il vero, si è evoluto al punto da diventare estremamente complesso.

L’idea iniziale era di sviluppare un calendario “contro”, come lo definisce lui.nInnanzitutto contro l’idea becera del calendario realizzato per svilire il ruolo della donna, mercificata e resanoggetto del desiderio maschile.nContro la logica assurda del relegare a un solo giorno un concetto che dovrebbe impegnarci tutto l’anno,ntrasformandolo così in un insensato rituale. La lotta alla violenza dovrebbe divenire stile di vita di ciascunondi noi, perché non scegliere di schierarsi contro è già complicità e connivenza.nQuale strumento migliore di un “reminder” quotidiano come il calendario?nL’idea piace e riscuote consensi, anche “importanti” ai fini della comunicazione, come la piena disponibilitàndi Rosa Pierro, andando ben oltre la pura ospitalità ad accogliere gli shooting nella magnifica Villa Ciardi, giànConti Curtopassi.

Il progetto parte con una sessione veramente impegnativa per Gianni. Si rende disponibilenl’attrice Sara Ricci, divenuta nota al grande pubblico come interprete di “Vivere” ma anche attrice teatrale encinematografica apprezzata, con un ruolo nell’ultimo film del regista Antonioni realizzato in collaborazionencon Wim Wenders. Sara Ricci interpreta in questi giorni nella serie Rai3 “Un posto al sole” il ruolo di unandonna vittima di violenza da parte del marito. Sente profondamente il tema e decide di aderire al progettondi Gianni che la vede interpretare “plasticamente” il concetto di violenza attraverso un percorso di riscattonnarrato con 10 immagini. Incredibilmente la sinergia supera ogni previsione. Coadiuvati dal gruppo Stile DenVirgilio per il dressing e da Accademia EffeDi per il make up, Gianni e Sara ottengono immagini chenconvincono la prestigiosa testata Vanity Fair alla pubblicazione dell’intera gallery.

Le immagini del backstage realizzate da Tommy Cagnetta evocano le atmosfere di quella magnificangiornata.nIl progetto dunque raggiunge questo primo splendido risultato.nIntanto gli shooting si moltiplicano e rendono corale ed esteso il calendario. Si affronta tutto l’universon(purtroppo ampio) della violenza, andando anche a trattare quella verso la natura, verso coloro che hanno indiritti essenziali negati, nell’ambito dello sport o verso ragazze e ragazzi che già con la definizione din“diversamente abili” sono sottoposti alla violenza dell’essere relegati in un “altro” che tutela i presuntin“normali”.

nSi offrono all’obiettivo e all’interpretazione di Gianni Visaggio persone che “pretendono” di metterci lanfaccia per schierarsi: la violinista Francesca Carabellese e la scultrice Luisella Cantatore, per dire chenconoscere il bello è il miglior viatico per allontanarsi dalle minacce del qualunquismo. Danno il loro apportonla criminologa Marica Villanova e il cavalier Sergio Ricchitelli, per ricordare che le norme per contrastare lanviolenza esistono e vanno applicate.

La Senatrice Carmela Minuto testimonia la centralità di chi ha l’onerendi supportare con un degno quadro normativo il contrasto alla violenza. Completano il quadro la ASD dinCalcio Femminile di Bisceglie, l’attivista WWF Pasquale Salvemini, la event promoter Lucia Dipaola, la Onlusn“Appoggiati a me”, l’architetto designer Dodò De Palo.nIl peso della comunicazione si rende consistente. Si ribadisce che disegnare un futuro diverso è un compitonineludibile.nAnche un gruppo nutrito di studentesse dell’IISS “Dell’Olio” si presta per dare il punto di vista e il contributondi chi aspira ad “un mondo all’altezza dei propri sogni”.

L’impegno è tale da richiedere (è incredibile) unanulteriore ramificazione del progetto.nLe ragazze completano con un breve messaggio di testo l’incipit a tutte comune: “se è vero che mi ami” edninterpretano visivamente il messaggio. Sono talmente brave che selezionare i risultati sarebbe incongruo.nNasce un nuovo calendario denominato, appunto, “Se è vero che mi ami” che le vede protagoniste e che ènstato consegnato nelle mani del dirigente scolastico Mauro Visaggio.nSembrerebbe già tanto, ma non è ancora tutto.

Il fotografo Gianni Visaggio si fa carico dei costi tipograficinper una prima tiratura a distribuzione gratuita e cede i files gratuitamente all’onlus “Appoggiati a me”. Chinlo considererà opportuno, potrà ritirarlo presso la loro sede e lasciare una libera offerta.nCosì facendo si schiererà…e si impegnerà ad assumere uno stile non violento, come recita lo slogan delncalendario: “Tutti i giorni. Ogni anno”.

giovedì 17 Gennaio 2019

(modifica il 29 Luglio 2022, 7:42)

Argomenti

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti