Venerdì 14 dicembre, alle 21,00, cogliendo la temporanea chiusura del Comunale come occasione per confermare uno degli intenti fondamentali di sistemaGaribaldi, si inaugura la nuova stagione A soqquadro, al Teatro Politeama Italia di Bisceglie, alimentando di fatto il dialogo fra strutture, competenze e iniziative culturali di questo territorio.
Dopo il felice prologo, con il sostegno della Municipalità e del Teatro Pubblico Pugliese, si apre con un maestro assoluto della scena: Jean-Baptiste Poquelin, in arte Molière.
Nell’adattamento di Francesco Niccolini, con la regia di Tonio De Nitto e grazie all’interpretazione di un gruppo affiatatissimo di bravi attori che non a caso ha scelto di definirsi Factory</strong>; in una versione capace di tenere insieme tradizione e tradimento, cogliendo fedelmente il senso profondo di quest’opera, per questo appuntamento strategico si propone: Il Misantropo.
Il lavoro del 1666 trae diretta ispirazione dalla vita dell’autore, dall’abbandono della moglie e dalle iniziali censure che subirono il Don Giovanni e il Tartufo. Molière scrive per la corte francese e i suoi personaggi ne mettono in scena contraddizioni che ancora oggi sembrano dominare la nostra esistenza. Alceste, il protagonista, è un cortigiano che volendo sottrarsi alle ipocrisie, alle convenzioni e ai compromessi tipici di quell’aristocrazia, è incapace di adattarsi alla vita di corte e alle sue consuetudini sociali. Innamorato di Célimène, giovane civettuola, amante di quella vita mondana, tenterà di conquistarla, scontrandosi con le sue attitudini e anche con quell’unico amico – Filinte – viceversa convinto che, per sopravvivere nel mondo, sia necessario adattarsi.
Quanto mai attuale, il Misantropo, svincolandosi da convenzioni e barocchismi dorati, arriva stretto come un nodo alla gola: un quadro perfetto del momento che stiamo vivendo, nella disillusione verso un mondo dove la soluzione è sempre nel compromesso e spesso nella totale evasione dalla legalità, dove la menzogna trova strade più facili e tollerabili della verità.
Alceste non respinge ma è respinto da una società in cui non si riconosce, da un amore incapace di scegliere: non uno contro tutti, ma tutti contro uno.
E’ il momento per sottoscrivere l’abbonamento a una delle stagioni più ricche e interessanti della regione, capace di tenere insieme tradizione e tradimento: dalla reinterpretazione di classici come Anfitrione, alla messa in scena di opere letterarie di successo come Accabadora</strong>; dall’esaltazione dell’attore come nel Kohlhaas di Marco Baliani, alla struggente poesia danzata di La morte e la fanciulla</strong>; dal riso sfrenato di Rita Pelusio, alla tragedia trasfigurata della Ifigenia in Cardiff di Roberta Caronia</strong>; dal dialogo pungente di Marina Missironi e Alessandra Faiella in Rosalyn, alla lingua antica e solitaria di Saverio La Ruina in Masculo e Fiammina; dalla sorprendente spettacolarità dellaNo gravity dance company, alla sottile ironia di Emanuela Grimalda</strong>; dalla scoperta di un mito come Elsa Schiaparelli, al recupero di una storia decisiva per il nostro sud, come quella di Eleonora de Fonseca Pimentel evocata daNunzia Antonino.
Per dieci spettacoli si parte da 90€ per arrivare a un massimo di 170€. Un abbonamento che forse potremmo scegliere anche come un meno ovvio regalo natalizio. Doppio botteghino al Garibaldi e al Politeama Italia, aperto tutti i giorni fuorché la domenica, dalle 18,00 alle 20,00.
Info: 080.395703 – 371.1189956 – sistemagaribaldi@gmail.com.
Factory/Accademia Perduta Romagna Teatri
IL MISANTROPO
di Molière – traduzione e adattamento di Francesco Niccolini – regia di Tonio De Nitto
con Sara Bevilacqua, Dario Cadei, Ilaria Carlucci, Ippolito Chiarello, Angela De Gaetano, Franco Ferrante, Luca Pastore, Fabio Tinella.
Assistente alla regia Daniele Guarini – Scene Porziana Catalano e Iole Cilento – Costruzioni Damiano Pastoressa
Costumi Lapi Lou – Luci Davide Arsenio – Musiche originali Paolo Coletta – Parrucche Elettra Ghioni, Lapi Lou
Tecnici di compagnia Davide Arsenio, Marco Oliani – sarte Maria Rosaria Rapanà, Ornella Cassinari.