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L’attore biscegliese Mauro Racanati nel film “”Come un gatto in tangenziale”

Pinuccio Rana
Mauro Racanati nel film ""Come un gatto in tangenziale"
Appena arrivato nelle sale di tutta Italia è il film non americano più visto nel weekend di capodanno
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Mauro Racanati, 30 anni attore originario di Bisceglie inizia giovanissimo la sua formazione presso l’Accademia Orfeo di Bisceglie, con l’insegnante Elisabetta Tonon allieva di Vassiliev e Vito La Torre allievo di Bogodanov.

Studia recitazione, teatro, canto, musica, danza e dall’età di 18 anni si trasferisce a Roma dove si laurea presso La Sapienza di Roma. Nel frattempo realizza vari spettacoli teatrali, spot pubblicitari importanti, partecipazioni a cortometraggi a ruoli in serie tv e film. Fra le sue interpretazioni nel cinema, ricordiamo nel 2016 “Torna sempre il mattino” – Regia di Aurelio Grimaldi e “Dentro” – Regia di Andres Arce Maldonado, in televisione nel 2016 : “Don Matteo 10” – Regia di Jan Michelini e Daniela Borsese e nel 2017 “L’Aquila grandi speranze” – Regia di Marco Risi.

L’ultima sua interpretazione lo vede nel film “Come un gatto in tangenziale” regia di Riccardo Milani Accanto a Paola Cortellesi, Antonio Albanese, Sonia Bergamasco, Claudio Amendola, commedia in Uscita dal 28 dicembre 2017 Nelle vendita Cinematografiche.

“Questa Commedia – ha raccontato lo stesso Mauro Racanati – ti arriva dritta in faccia vieni i Venti dell’est delle tradizioni salvifiche schiavo Un risveglio che sorride. Grazie per aver scelto di lavorare con Riccardo Milani e di esserne scelto, ultimo regista che fa del silenzio e dell’umiltá una competenza, infatti silenziosamente ha agito eliminando la struttura verticale, La guerra tra cast e tra regia. la struttura è diventata orizzontale.

La trama: Giovanni, intellettuale impegnato e profeta dell’integrazione sociale, vive nel centro di Roma. Monica, ex cassiera, con l’integrazione ha un che fare tutti i giorni nella periferia dove vive. Non si nascono mai incontrati se i loro figli non avessero deciso di fidanzarsi. Sono le persone più diverse sulla faccia della terra, ma hanno un obiettivo in comune: la storia tra i loro figli deve finire. Io dovrei frequentare e entrare nel mondo dell’altro. Giovanni, abituato ai film nei cinema d’essai, si ritroverà a seguire una figlia in una caotica multisala di periferia; Monica, abituata a passare le sue vacanze a Coccia di Morto, finirà nella scicchissima Capalbio. Ma all’improvviso qualcosa tra loro cambierà.

“Come un gatto in tangenziale” è il primo film italiano al botteghino del fine settimana di Capodanno con un incasso di quasi due milioni di euro per oltre 277 mila spettatori completati da soli colossi Usa di Coco e Wonder. “E ‘una commedia popolare piuttosto” alta “, un film molto trasversale – spiega Milani – che interseca ma anche classi sociali e culturali in un momento in cui il nostro Paese vive una spaccatura molto forte è un film che parla di ascoltare le ragioni dell’altro che è una vera rarità.

Il tema dell’integrazione si fa strada tra le risate e le efficacissime prestazioni dei protagonisti, delineando una situazione attuale e contraddittoria, facendo leva sulla possibilità di un cambiamento sociale affrontabile solo attraverso la comunicazione e l’incontro – o scontro – fra differenti ambienti. Un film assolutamente da non perdere.

venerdì 5 Gennaio 2018

(modifica il 29 Luglio 2022, 20:30)

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