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Al Castello vanno in scena “Milioni di passi”

La Redazione
Milioni di Passi
Dal 19 al 28 ottobre un percorso per camminare fuori dai luoghi comuni sull'immigrazione
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Una mostra sull’immigrazione nella storica cornice del Castello svevo.

Un percorso fotografico per sfatare tanti luoghi comuni sui migranti. Si chiama “Milioni di passi” ed è stata voluta dalla Consulta di inclusione sociale, dal Laboratorio cittadino di Pastorale Sociale e dalla Caritas e inserita nel programma del Giubileo dei Santi Martiri.

“L’obiettivo della mostra – spiegano gli organizzatori – è raccontare il senso del martirio oggi, per guardare da vicino il mondo delle migrazioni e cercare di sfatare i falsi miti su questi nostri fratelli”.

La mostra sarà inaugurata giovedì 19 ottobre alle 19.30 da una tavola rotonda per riflettere sul fenomeno delle migrazioni con alcune realtà del territorio impegnate quotidianamente nell’accoglienza ai migranti. Saranno presenti Riccardo Garbetta dell’ufficio diocesano Migrantes, Gianpiero Losapio della onlus Oasi2 San Francesco, Bartolo Pasquale della cooperativa sociale Senis Hospes, un referente della Caritas diocesana e di Medici senza frontiere. A moderare il dibattito Donatello Lorusso, responsabile per la città di Bisceglie dell’ufficio diocesano per le comunicazioni sociali.

I relatori sono stati individuati per la profonda vicinanza al mondo dei migranti: grazie al confronto con loro potremo comprendere meglio come avviene l’accoglienza sul territorio, chi sono i ragazzi ospiti nella nostra città, da dove vengono, cosa fanno, quanto tempo si fermano, a quali progetti partecipano e come vivono qui.

Un invito a partecipare, a non fermarsi alle apparenze e alle frasi fatte. “Prendono 35 euro al giorno”, “Sono tutti criminali”, “Dormono in hotel di lusso”, “Sono tutti musulmani”, “Ci rubano il lavoro”, alcuni dei pregiudizi e dei luoghi comuni che la mostra cercherà di abbattere.

giovedì 19 Ottobre 2017

(modifica il 29 Luglio 2022, 23:40)

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patrizia
patrizia
6 anni fa

Sono emigrata al nord dato che a Bisceglie le opportunità di lavoro erano scarse se non peggiori di quelle che ho ritrovato…Loro sono privilegiati perché fanno pena..solito meridionale”povero”aiuta ma chi aiuta i pensionati che a mala pena riescono ad arrivare a fine mese?Dovremmo aiutare prima la nostra comunità e poi gli altri..una donna casalinga prende 200 euro marito 500 pagare affitto competenze e dovremmo aiutare loro?un atto di coscienza che vergona…Sono tutti davanti ai supermercati,poi a bersi la birra o giocare ma basta…sono arrivati e crocifissi no,gli abbiamo fatto mosche ecc sono indignata