L’associazione Schàra onlus, in occasione della festa patronale intitolata a San Mauro, San Sergio e San Pantaleone ha organizzato per ieri, giovedì 3 agosto, il Palio della Quercia coinvolgendo 8 parrocchie della città: Santa Maria di Costantinopoli, Santa Maria della Misericordia, Sant’Agostino, Cattedrale, Santa Madonna di Passavia, San Lorenzo, Santa Caterina e Stella Maris.
L’obiettivo era coinvolgere tutti i quartieri della città, raccolti attorno alle parrocchie, invitando tutta la cittadinanza a partecipare a questo momento di aggregazione, comunione, quale senso di appartenenza al proprio quartiere e sano agonismo. L’idea ha origine dalla volontà di unire il palio alla festa patronale che si lega inscindibilmente alla storia, alla cultura e alla tradizione della nostra città, riscoprendo quello che è il culto e la devozione ai santi patroni. Il nome che definisce l’evento, tende a riprendere uno dei simboli della città di Bisceglie: la Quercia.
Alle 19:30 c’è stata la parata di presentazione delle squadre che, partendo da via Marconi di fronte al Teatro Garibaldi, dove è stato ufficializzato il riconoscimento delle otto squadre e percorrendo tutta piazza Vittorio Emanuele II, si è riunita ai piedi del monumento al Calvario dove al suono della sirena delle venti è stato dato il via alla gara a staffetta. Al termine dell’avvincente gara a staffetta, sono state fatte le premiazioni dal comitato delle feste patronali e dagli organizzatori.
Questa è stata la classifica finale delle otto squadre: 1° Santa Maria Costantinopoli; 2° San Lorenzo; 3° Santa Maria della Misericordia; 4° Cattedrale; 5° Sant’Agostino; 6° Santa Madonna di Passavia; 7° Santa Caterina; 8° Stella Maris.
L’appassionante staffetta è terminata all’insegna della tradizione: i capitani delle squadre in segno ci unità hanno portato il quadro dei Santi Patroni sull’isolotto del porto attraversando il centro storico dando così inizio ai festeggiamenti ufficiali. Non era una competizione sportiva, ma tutti i partecipanti hanno dato il massimo per vincere, sudando le classiche sette camicie, vista anche la temperatura elevata.