Cronaca

Boccia: «Ora le multinazionali web decidano se collaborare con il fisco»

La Redazione
Francesco Boccia
Il deputato biscegliese ha presentato il suo ultimo libro "The Challenge of the Digital Economy"
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“In questi anni da presidente della commissione Bilancio non ho mai firmato alcun emendamento, ho sempre rispettato il ruolo istituzionale, rimanendo super partes. Stavolta però, a fine legislatura, penso sia doveroso apporre la mia firma su quella che possiamo definire una norma di transizione. Un emendamento alla manovra che dia alle multinazionali del web la possibilità di scegliere: se fare come Google, collaborando e cooperando, dichiarando tra le altre cose la stabile organizzazione in Italia o continuare a fuggire dalle proprie responsabilità nascondendosi dietro principi superati che l’Europa fa fatica a cambiare”.

Così Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio della Camera, presentando il suo ultimo libro “The Challenge of the Digital Economy”, ieri a Bari nell’ambito delle iniziative UNIBA for G7, insieme al rettore dell’ateneo pugliese, Antonio Uricchio, e al prof. Robert Leonardi.

“A quel punto – aggiunge il deputato biscegliese -, non potranno lamentarsi se saranno la procura della Repubblica e la Guardia di Finanza a procedere con accertamenti fiscali e conseguenti multe a loro carico per far fronte alle tasse eluse”.

“Basta nascondersi dietro lo slogan ‘libertà della rete sempre e comunque’. La rete ormai è vita reale – ha concluso – e l’online deve rispondere alle stesse regole dell’offline, a partire dal rispetto delle persone, dei diritti, della privacy. I principi cardine della società devono valere sempre: equità, etica e redistribuzione devono guidare ogni scelta del legislatore. Quello a cui invece stiamo assistendo è una dicotomia imperante tra la realtà del web, esentasse e senza regole, e quello reale che rispetta le leggi e il fisco dello Stato italiano. Ormai non è più soltanto un problema legato al fisco ma siamo di fronte ad una totale assenza di regole. La rete ha enormi e straordinarie potenzialità, tutti le apprezziamo e le utilizziamo ma non si può pensare di poter vivere la rete nella totale assenza di regolamentazione”.

giovedì 11 Maggio 2017

(modifica il 30 Luglio 2022, 6:22)

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