Cronaca

​Sit in di dei dipendenti del servizio di igiene. L’azienda: «Avevamo già convocato i sindacati»

La Redazione
​Sit in di dei lavoratori del servizio di igiene
Le ragioni dell'azienda che spiega punto per punto il suo comportamento
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“Gravissime condizioni igienico sanitarie, mancano bagni, docce e spogliatoi e i lavoratori non hanno neanche le divise. Oltre al fatto che c’è una percentuale di part-time che viene utilizzato che è di gran lunga superiore alla norma contrattuale e ci sono anche problemi di mansioni ed inquadramenti”, così Emanuele Papeo e Ileana Remini, segretario della Fp Cgil Bat e segretaria generale della categoria spiegano ciò che sta accadendo da più di quattro mesi a Bisceglie, da quando cioè si è insediata la nuova azienda che gestisce il servizio di raccolta rifiuti e spazzamento. Tale situazione ha portato oggi, 12 maggio, i lavoratori e l’organizzazione sindacale a protestare sotto Palazzo di Città dopo che in data 29 aprile 2022 Papeo e Remini avevano già inviato una missiva alla Prefettura della Bat, al sindaco Angelatonio Angarano e all’amministratore della Greenlink affinché si organizzasse un incontro teso a risolvere i problemi degli addetti nel cantiere di Bisceglie.

Nella lettera Papeo e Remini rimarcavano anche “l’utilizzo di lavoratori in mansioni superiori senza differenze economiche e retributive e l’utilizzo massiccio del lavoro straordinario a compensazione delle carenze organiche”, ragioni ribadite in un incontro che si è svolto con il Sindaco dopo il sit-in pacifico nel quale il primo cittadino si è impegnato a far partire una convocazione per la prossima settima di un vertice alla presenza dell’azienda e dei sindacati per trovare la soluzione alla vicenda. “Attendiamo questo incontro visto che il dialogo con l’azienda è stato fino ad ora del tutto insufficiente”, concludono dalla Fp Cgil Bat.

Non si è fatta attendere la replica dell'azienda:

«Siamo sorpresi per l’iniziativa sindacale avviata dalla Fp CGIL Bat sotto la sede del Palazzo di Città di Bisceglie. Sorpresi sia per le ragioni per cui è stata promossa, che per la partecipazione di talune persone che con Green Link non hanno avuto e non hanno alcun rapporto di lavoro». Così l’azienda che si occupa del Servizio di igiene a Bisceglie replica alle accuse mosse dai sindacati ma non si nasconde ed è pronta ad entrare nel dettaglio: «Al presidio hanno partecipato solo pochissimi dipendenti dell’azienda. Gli altri sono ex dipendenti di Energetikambiente, l’ex gestore del servizio, che non hanno mai lavorato e non lavorano in Green Link. Per quanto concerne, invece, la vicenda dei servizi igienici aziendali, già nei giorni scorsi è stato definito un potenziamento del programma di pulizie dal capo cantiere che è in corso di realizzazione. Le divise aziendali estive, inoltre, sono state già consegnate, visto che non aveva alcun senso ri-consegnare in questo periodo le divise invernali con la bella stagione alle porte. Non bisogna dimenticare che l’azienda è subentrata ad un altro gestore che era in amministrazione straordinaria per problemi economici e quindi è normale che ci voglia qualche mese per rimettere tutto a posto».

E proprio il fattore tempo è determinante per comprendere la situazione che si è determinata: «A tutt’oggi – fanno sapere dall’azienda – non è stata comunicata alcuna proroga del servizio d’appalto che scade il prossimo 31 maggio 2022. Com’è possibile, allora, per un’azienda che non sa se dovrà proseguire o meno il servizio assumere decisioni che poi potrebbero danneggiare chi eventualmente dovesse raccogliere il testimone o compromettere i propri piani di sviluppo aziendali?».

E proprio sulle tematiche contrattuali Green Link non vuole sottrarsi al confronto, Anzi, rilancia: «La pianta organica di Bisceglie, nonostante i pensionamenti, è superiore alla pianta organica prevista dal Comune e conseguentemente pagata dallo stesso all’interno del canone (come emerge dall’ ultima relazione mensile del DEC ing. Giuseppe D’Alessandro). GreenLink, lo ricordiamo ancora, ha acquistato il complesso aziendale Biancamano e quindi la commessa di Bisceglie, ereditando in toto il personale nel rispetto degli accordi sottoscritti con le organizzazioni nazionali di categoria rispettando, ad oggi, ogni punto ivi previsto sempre nella salvaguardia dei lavoratori. Un incremento dell’organico a tempo indeterminato in fase di scadenza appalto, oltre ad essere vietata dal capitolato, nuocerebbe gravemente alle casse comunali che dovrebbero prevedere nella nuova gara le nuove unità con l’ovvia conseguenza dell’aumento della tari versata dai cittadini».

Ma l’azienda non chiude la porta ai rappresentanti sindacali: «L’azienda è pronta ad ascoltare le organizzazioni sindacali e i dipendenti in uno spirito di collaborazione e miglioramento ma nei limiti del possibile e fattibile, sempre nel pieno rispetto della legge e degli interessi del committente che è il Comune di Bisceglie e quindi in ultima analisi i cittadini biscegliesi».
Del resto proprio l’azienda aveva già convocato per il prossimo 16 maggio le Organizzazioni sindacali e i lavoratori «per analizzare e cercare di risolvere, nell'ambito del risolvibile, tutte le problematiche dei lavoratori. L'azienda si è inoltre impegnata ad informare il Sindaco, l'amministrazione comunale e la Prefettura sugli esiti dell'incontro che si spera possano essere risolutivi ed in uno spirito di fattiva collaborazione tra le OO.SS. e l’azienda a tutela di tutti i lavoratori».

giovedì 12 Maggio 2022

(modifica il 27 Luglio 2022, 12:26)

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