Cultura

«Il dialetto è la lingua della tradizione e racconta implicitamente la nostra storia​»

Pinuccio Rana
Celebrata a Bisceglie la Giornata del Dialetto 2022
Celebrata a Bisceglie la Giornata del Dialetto. Il saluto del Sindaco
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E’ stata celebrata lunedì 17 gennaio presso la sede del Circolo Unione di Bisceglie “La Giornata del Dialetto”, la lingua della tradizione. La serata è iniziata con la musica del compianto prof. Aldo Gigante omaggiata al pianoforte dal M° Angelarosa Graziani e dal M° Sergio Colangelo alla tromba. A seguire il saluto del vice presidente del Circolo dott. Giuliano Porcelli che ha parlato di una serata in forma ridotta ma fortemente voluta dagli organizzatori per dare un segnale forte di “Vita” in un momento in cui la comunità biscegliese è messa a dura prova a causa della pandemia.

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Subito dopo una video poesia “Messaggie d’amòre o paiése méie” del poeta Demetrio Rigante e i versi “Vescègghie de nótte” del poeta Matteo Dell’Olio, declamati da Nicola Gallo. Il saluto del presidente del Circolo Unione dott. De Cillis Donato, del dott. Tommaso Fontana presidente dell’Associazione “La Canigghie” e del dott. Vincenzo De Feudis presidente della sezione Pro Loco locale, organizzatori della serata ha dato inizio alla conduzione vera e propria della giornata del dialetto. Hanno declamato in vernacolo Franco Carriera con poesie di Sergio Di Clemente, Anna Lozito con poesie e versi dialettali di Riccardo Monterisi, Natale di Leo con poesie di Francesco Palazzo. Sono intervenuti a offrire un contributo culturale: il prof. Giuseppe D’Andrea, studioso dell’etimo di parole dialettali, il giornalista e scrittore Luca De Ceglia.  Poi è stata la volta del dott. Michele Schiavone, già presidente del Circolo che ha declamato dall’opera ”U Vangéle Nòuste” di Demetrio Rigante la parte riguardante la Passione di Cristo; asuccessivamente il prof. Nicola Gallo ha presentato il calendario in dialetto biscegliese “U Calannérie” 2022.

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Alla serata erano presenti l'Assessore alla cultura Prof.ssa Loredana Bianco e il sindaco dott. Angelantonio Angarano che ha portato il saluto dell’Amministrazione: “Il dialetto è la lingua della tradizione e racconta implicitamente la storia della nostra Città attraverso le influenze delle dominazioni”, é la lingua dei nostri avi, delle emozioni e della famiglia. Per questo è necessario valorizzare il nostro vernacolo con iniziative, eventi e momenti di riflessione”.

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In rappresentanza della Compagnia Dialettale Biscegliese è intervenuto a dare il suo contributo Uccio Carelli. Un grosso plauso va al presidente del Circolo Unione Bisceglie dott. Donato De Cillis che ha condotto l’intera serata con il consueto brio e la collaudata eleganza citando fatti e storielle ad introduzione di ciascun intervento con applausi scroscianti di tutta la platea. La serata è stata conclusa dal prof. Nicola Gallo con la poesia “Quanne se fòce bbéne” da un libro di Demetrio Rigante.

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mercoledì 19 Gennaio 2022

(modifica il 27 Luglio 2022, 17:30)

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Marco Giuseppe Toma
Marco Toma
2 anni fa

Si parla tanto di questione sovranista, polemica globalista.E anche di relativismo morale e svalutazione di valori ed etica. E nella polemica, non ci si accorge che una via di risoluzione potrebbe essere non vicino a noi, ma proprio in noi, nel luogo dove risiediamo. Un augurio che segua qualcosa dopo questo incontro sul dialetto da rivalutare. Ovvero. Rivalutare i vecchi sistemi solidali di chi, anziano e di mezza età, ricorda essere presenti all'epoca nelle comunità rurali e urbane imprenditoriali e proletarie concaiole e murgiane.