L’arte del ricordare

Ilaria Tesse
la terza età è il momento migliore per fermarsi a ricordare…
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Da quando lavoro a Villa Santa Caterina la mia idea di anzianità ha assunto una dimensione tutta nuova, fatta di opportunità e non di nostalgica solitudine (www.villasantacaterinabisceglie.it/ospitalita-villa-santa-caterina-bisceglie/). Riesco a dare un valore tutto nuovo a un’età spesso guardata con paura e timore, ma soprattutto ho imparato che la terza età è il momento migliore per fermarsi a ricordare…

“Abbi cura dei tuoi ricordi perché non puoi viverli di nuovo”…per citare una frase famosa di Bob Dylan …E’ quello che sto imparando a fare e soprattutto quello che mi insegnano ogni volta che raccontano le loro storie gli ospiti di Villa Santa Caterina da quando sono arrivata; ricordare richiede, da una certa età in poi, un certo sacrificio per l’atto stesso di ricordare, ma sappiamo anche che per gli anziani è commovente  ritornare indietro con la mente e a noi ogni volta che succede questo ci brillano gli occhi per le storie meravigliose che ci raccontano.

Per proteggere e tenere sempre vive le fantastiche storie di vita comune dal sapore lontano e per emozionare gli ospiti, una volta a settimana ci dedichiamo all’ “arte del ricordare”.

Le storie che ci raccontano sono le più particolari e sembrano in alcuni casi, così lontane da non poterle raggiungere nemmeno con uno spiccato spirito di immaginazione. Oggi mi piacerebbe condividere con voi due storie.

La prima parla di un uomo che ha girato il mondo grazie al suo lavoro da macchinista di navi. Gli occhi di questo ospite brillavano e assumevano la forma di una cartina geografica mentre gli parlavo…Mi ha elencato più di 10 posti nel mondo che ha dovuto visitare e di quanta gente ha potuto incontrare grazie al suo mestiere. Mentre parlava lo osservavo attentamente e notavo in lui una fierezza nel suo raccontare e devo dire che io, nel frattempo, mi sentivo un piccolo esserino con uno smartphone in mano, per osservare il mondo attraverso fotografie, mentre  davanti a me avevo un uomo che aveva fermato con i suoi gli occhi ricordi in ogni posto che aveva visitato.

La seconda storia è invece quella di una donna che ha un sapore di tradizioni lontane. Donna biscegliese, devota alla casa e alla famiglia,  racconta che quando il marito tornava dal porto metteva subito a cucinare un buon ciambotto e mentre questo cuoceva lei riparava le reti del suo pescatore del cuore. Per noi giovani o quasi giovani, sembrano ricordi lontanissimi, immagini lentissime per noi che corriamo e non riusciamo nemmeno a fermarci per pensare eppure riuscivo, attraverso le sue parole, a pregustare un pasto di antiche tradizioni e a immaginarla seduta a una sedia mentre scandiva lo scorrere del tempo con le sue attività giornaliere. Anche nei suoi occhi, mentre raccontava la sua storia, riuscivo solo a vedere gioia e fierezza per quello che si ha  fatto da giovane, per i valori inseguiti e per le priorità che oggi sembrano quasi passate di moda…

Per i collaboratori della casa di riposo è fondamentale che i nostri ospiti si sentano a casa. Accogliere un anziano nella nostra struttura significa accompagnarlo in un percorso nuovo fatto di assistenza mirata a migliorare la sua vita quotidiana. Scegliere Villa Santa Caterina garantisce all’ospite la condivisione dei momenti di vita nei quali la qualità dell’assistenza e l’affidabilità del personale, sempre qualificato, rappresentano un nuovo percorso pieno di opportunità. Ci sentiamo presto per condividere con voi altre storie…

giovedì 12 Maggio 2016

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