Cronaca

Stop alle frodi, ora è obbligatoria l’indicazione della provenienza del latte

La Redazione
Una tazza di latte
Ben 80mila mucche da latte presenti in Puglia possono finalmente mettere la firma sulla propria produzione di latte, formaggi e yogurt
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Storico via libera all’indicazione di origine obbligatoria per il latte e i prodotti lattiero-caseari che pone fine all’inganno del falso Made in Italy con tre cartoni di latte a lunga conservazione su quattro venduti in Italia che sono stranieri, cosi come la metà delle mozzarelle fatte con latte o addirittura cagliate provenienti dall'estero, senza che questo sia stato fino ad ora riportato in etichetta.

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E’ stato finalmente pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 19 gennaio 2017 il decreto “Indicazione dell'origine in etichetta della materia prima per il latte e i prodotti lattieri caseari”.

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Ben 80mila mucche da latte presenti in Puglia possono finalmente mettere la firma sulla propria produzione di latte, formaggi e yogurt – sottolinea Coldiretti Puglia – che è garantita a livelli di sicurezza e qualità superiore, grazie al sistema di controlli realizzato dalla rete di veterinari più estesa d’Europa, ma anche ai primati conquistati a livello nazionale e comunitario con 2 DOP e 17 formaggi riconosciuti tradizionali dal MIPAAF.

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L’Italia è diventata il più grande importatore di latte al mondo.

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“Sono riuscite a sopravvivere con grande difficoltà in Puglia – spiega il Direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti – appena 2.700 stalle, a causa principalmente del prezzo del latte e delle evidenti anomalie di mercato. Oltre all’inganno a danno dei consumatori, si tratta di concorrenza sleale nei confronti degli stessi industriali e artigiani che utilizzano esclusivamente latte locale. L’insidia alla salute dei consumatori e l’erosione della capacità di competere dei nostri allevatori e dei nostri coltivatori è dipesa finora principalmente da un fattore, dall’assenza di etichettatura obbligatoria sull’origine delle materie prime. L’etichettatura obbligatoria diverrà una infallibile cintura di sicurezza per i nostri allevatori che devono poter competere alla pari e per la salute dei nostri consumatori debbono poter scegliere in maniera consapevole quello che acquistano e mangiano”.

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In Puglia a fronte dei 1.939 allevamenti che producono 3,6 milioni di quintali di latte bovino, le importazioni di latte dall’estero raggiungono i 2,7 milioni di quintali e i 35mila quintali di prodotti semi-lavorati quali cagliate, caseine, caseinati e altro, utilizzati per fare prodotti lattiero-caseari che vengono, poi, venduti come prodotti lattiero-caseari “Made in Puglia”.

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martedì 24 Gennaio 2017

(modifica il 30 Luglio 2022, 9:03)

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fusti
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7 anni fa

la carta riceve tutto, anche la merda, diceva un mio vecchio dirigente, l’apposizione di due righe su un francobollo di carta, come fanno a diventare una infallibile cintura di sicurezza, e a impedire che tutto proceda come sempre? andando fuori dal seminato, come fa un terzo a leggere questo scritto? come si può rintracciarlo? c’è una rubrica o una pagina per andare a rileggerlo dopo un po di tempo? cambiando argomento, sono andato a leggere del finanziamento al film “la scelta”, quelli che allegramente hanno sganciato quattrini non loro, avendo in prospettiva splendide visioni, hanno poi verificato che le rosee ricadute ci siano state? o l’unica ricaduta è stata del tipo “cronico emorragico sperpero” ? spero mi spiegherete come rivisionare queste righe tra un po di tempo, credo possa interessare anche altri lettori profani, grazie!