Attualità

Passeggiata culturale nel patrimonio pugliese​ 2018, le iniziative del Club per l’Unesco

Francesco Sinigaglia
Pina Catino  Presidente del Cub per l'Unesco di Bisceglie
Gli appuntamenti di sabato 22 settembre
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Ognuno di noi ha il diritto e il dovere di partecipare alla salvaguardia del patrimonio culturale, di contribuire al suo arricchimento e di condividere la conoscenza. Perseguendo per tale obiettivo, il Club per l’UNESCO di Bisceglie, ha aderito alle Giornate Europee del Patrimonio, organizzando un incontro culturale e tre “passeggiate patrimoniali” per sabato 22 settembre 2018. Gli eventi sono inseriti sul sito del Consiglio d’Europa (www.coe.int/venice) alla voce Faro Convention e sul sito del MIBACT (www.beniculturali.it/GEP2018-Regione Puglia).

Le Giornate europee del Patrimonio rappresentano un’iniziativa promossa sin dal 1991 dal Consiglio d’Europa e dall’Unione Europea, per potenziare e favorire lo scambio e il dialogo in ambito culturale. L’edizione 2018 è dedicata al tema “anno europeo del Patrimonio culturale: l’arte di condividere” che tenta di costruire e creare vincoli sempre più stretti e significativi fra i luoghi della cultura e i loro territori, le comunità e le genti che essi rappresentano. Partendo dal territorio, si pone un’ampia riflessione che indaga sulle tracce del passato comune, sulle tradizioni condivise, su scambi e contaminazioni, su storie di personalità o comunità che in passato hanno abitato i luoghi, su racconti e visioni di chi il territorio lo vede dal di fuori o con occhi diversi. Si parte alle ore 11:00 dalla Città di Bisceglie presso la dimora storica Consiglio in Carrara San Francesco, 16. La dimora Consiglio, infatti, è un patrimonio importante immerso in cinque ettari di vigneto e uliveto, che custodisce un palmento di metà XVII sec. per la lavorazione delle uve da vino (http://www.ilportaledelsud.org/palmento.htm). Nel 1691 fu edificata la chiesetta dedicata a san Nicola Vescovo. Alla fine del 1700 il comprensorio andò in eredità a Mons. Pietro Consiglio (1767-1839), Arcivescovo di Brindisi-Ostuni che ampliò la costruzione edificando una villa patrizia con giardini, viali, tempio.

Dopo la Passeggiata nella “Memoria dei Luoghi”, sempre presso Villa Consiglio, si aprirà la giornata di studio dedicata alla storia tra arte e fede con la relazione sulla “monetazione di Federico II nel Regno di Sicilia”. Il relatore sarà il Comm. Nicolantonio LOGOLUSO, autore dell’libro omonimo, editato dal Centro Studi Biscegliese, con proiezione di documenti numismatici.

La passeggiata culturale nel patrimonio pugliese, proseguirà, poi, nella Terra dei Templari tra Ruvo di Puglia e Terlizzi. Nel primo paese e nel particolare del “mistero” della torre di Gigliano (secc. XI – XII), proprietà della nobile famiglia Fenicia – zona Belloluogo – la Presidente Club Unesco Bisceglie e autrice Pina Catino del libro omonimo, affronterà il tema dei monaci in armi. La Giornata di studio terminerà, infine, nella città di Terlizzi con la visita presso due patrimoni identitari della Puglia.

Per scovare le testimonianze primordiali dell’azione della natura e delle opere dell’uomo e, in modo specifico, in riferimento a quelle legate al culto delle acque e al mito del sole, Pina Catino, autrice del volume Misteri dell’antichità (Adda ed.), condurrà il gruppo degli studiosi nel Santuario del borgo di Sovereto dedicato ad una Madonna Nera. La prima notizia documentata sull’esistenza della chiesa risale al 1175. Il santuario venne edificato sopra la cavità ipogea dove la tradizione vuole che sia stata rinvenuta l’icona di Santa Maria ed era amministrato dai Cavalieri dell’Ordine di S. Giovanni in Gerusalemme che almeno dal 1199 gestivano anche l’attiguo hospitale. Il santuario è gestito dalla Famiglia Tamborra Vendola.

Il viaggio tra i patrimoni terminerà nel luogo delle vecchie fornaci di Umberto Saldarelli in Terlizzi nel solco di 1500 anni di storia della terracotta e della ceramica per la produzione e conservazione di cibi e bevande. L’arte della ceramica a Terlizzi ha origini antiche, una tradizione che di generazione in generazione, si perpetua ancora oggi. I vasai anziani ricordano con orgoglio le vecchie fornaci, dove l’argilla veniva forgiata con precisione e fantasia trovando adeguata collocazione in vari settori di mercato, soprattutto in quelli del vasellame da cucina. Il materiale argilloso era estratto dagli stessi figuli e durante le campagne di scavo che si svolgevano nel periodo secco dell’anno, in estate, bisognava effettuare estrazioni di materiale friabile in gallerie spesso pericolose.

Partner dell’evento è l’Accademia delle Culture e delle Scienze internazionali e il presidente internazionale dott. Massimo Civale presenzierà alla giornata.

lunedì 17 Settembre 2018

(modifica il 29 Luglio 2022, 11:44)

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