«Cari concittadini, Oggi ci saremmo dovuti incontrare in piazza come ogni Venerdì Santo per quello che non è una retorica rievocazione, ma il rito che in tanti portiamo nel cuore, l’Incontro. Stamattina non ci sarà gente in piazza, non ci sarà gente sui balconi, non attenderemo insieme il lento incedere delle statue della Madonna Addolorata e di Gesù.
Il silenzio non ci sarà solo nei momenti che precedono l’incontro e nell’ultimo saluto tra Maria e suo figlio, quando la folla commossa ferma quasi il proprio respiro. Il silenzio pervaderà la piazza tutta la mattinata. Questo mi rattrista molto. Ma il Covid-19 non ci può impedire di sentirci vicini, di sentirci uniti, di vivere intimamente ma ancor più intensamente questo Venerdì Santo, come se fossimo in piazza. Lì, come ogni anno, insieme, a trattenere il fiato quando le statue si sfiorano, nel commosso e composto raccoglimento. Vi stringo forte in un ideale abbraccio».
E’ quanto scrive il Sindaco di Bisceglie, Angelantonio Angarano.
Questa sottrazione concorre a una strisiciante “protestantizzazzione” della fede ridotta a sermone, a rito, addirittura a scenografia.
Sono molto scettico sull'ottimismo verso il web che si è diffuso anche tra i preti. La vita virtuale non potrà mai sostituire il contatto fisico, personale. È un cattivo surrogato e come tale va considerato.