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​«Ecco come Angarano nasconde i debiti fuori bilancio del Comune»

La Redazione
Palazzo di città
La denuncia del Consigliere comunale di opposizione Francesco Spina
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«La deliberazione n.155 del 21 luglio 2020 della giunta Angarano è un vero caso di scuola su come violare le regole e nascondere i debiti fuori bilancio del comune di Bisceglie».

E’ quanto denuncia il Consigliere comunale di opposizione Francesco Spina.

«Il fornitore di servizi di igiene – scrive Spina – emette fattura il 27 dicembre 2018, che non viene pagata perché contestata dal Comune; il fornitore chiede al Tribunale, presentando la fattura emessa il 2018, il decreto ingiuntivo che notifica al Comune il 2020; il comune vuole pagare, anche se ha contestato il credito (la posta del 2018 viene in barba al mondo “congelata” dimostrando la volontà di voler pagare), ma non ha copertura nel bilancio 2019 e nel 2020 per i ritardi consueti nell’approvare tali atti; la giunta Angarano decide così, come già denunciato dal sottoscritto in consiglio comunale per altre identiche situazioni, di utilizzare l’espediente di un incarico legale (inutilmente costoso per le casse comunali) per fare opposizione al decreto ingiuntivo e per fare subito dopo una bella transazione; infatti, dopo qualche giorno, anche questa volta i legali del Comune e del fornitore sono immediatamente d’accordo che la fattura va pagata e che il contenzioso è inutile, con una sacrosanta valutazione tecnica.

Il Comune paga il suo avvocato nominato inutilmente, ma che ha fatto correttamente il suo lavoro; la somma pagata oggetto del decreto ingiuntivo non viene neanche inserita nel fondo contenzioso per non ingessare il consuntivo 2019 (troppi debiti=dissesto) e il bilancio 2020; la transazione non riceve parere dei revisori dei conti obbligatorio ex 239 Tuel e non viene portata neanche in consiglio comunale per il formale riconoscimento del debito fuori bilancio, obbligatorio per la regolarizzazione dello stesso, evitando così una pericolosa trasmissione degli atti alla Procura della Corte dei Conti (Come avviene per tutti i d.f.b).

E come nelle favole “tutti vissero felici e contenti”: il fornitore, nonostante la contestazione iniziale nel 2018, viene pagato così come da fattura originaria, avendo “convinto” nel frattempo, il “duro” Angarano & C., finalmente ammorbidito dall’inutile contenzioso; il bilancio non è stato appesantito attraverso la obbligatoria imputazione al consuntivo 2019 e al fondo contenzioso 2019 (opportunamente evitata dalla giunta Angarano nell’adottare la relativa delibera), nonché al bilancio 2020 ancora in cantiere; il consiglio comunale, i revisori e la corte dei conti non sono stati coinvolti così non rompono “con sta storia del rispetto delle norme contabili” e i debiti fuori bilancio non sono cresciuti oltre i 5 milioni di euro già emersi nel conto consuntivo 2019 depositato qualche giorno fa).

Unico scontento “Pantalone”, che ha speso i propri soldi per pagare gli incarichi inutili voluti da Angarano & C.. Incapaci o geniali quelli della squadra della Svolta? Chi vuole approfondire la incresciosa questione? Potrebbero scoprirsi fatti ancor più interessanti».

venerdì 24 Luglio 2020

(modifica il 28 Luglio 2022, 11:54)

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