Cronaca

Ecco come ospitare a Bisceglie nuclei familiari di profughi ucraini​

La Redazione
Da Bisceglie un solo grido: Pace per l'Ucraina
Il Sindaco Angarano: "Uniti possiamo dare concretamente manforte al popolo ucraino di fronte alla grave emergenza umanitaria in corso che colpisce in particolare le famiglie, i bambini e le fasce deboli"
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È stato pubblicato sul sito del Comune di Bisceglie l’avviso per la raccolta di disponibilità all’accoglienza di nuclei familiari di profughi ucraini. L’Avviso è rivolto sia a gestori e proprietari di strutture alberghiere e ricettive sia a famiglie e singoli residenti nel Comune di Bisceglie che, nella propria abitazione o in altra casa di proprietà collocata sul territorio provinciale, abbiano la disponibilità di uno spazio adeguato per l’accoglienza temporanea dei nuclei famigliari provenienti dell’Ucraina, composti in gran parte da donne (mamme, nonne e zie) con figli anche minori al seguito, in fuga dalle zone di conflitto.

D’intesa con la Prefettura di Barletta, Andria e Trani, chi ha manifestato la propria disponibilità potrà essere contattato dagli Enti e dalle Autorità preposte, per l’attivazione dell’accoglienza e degli eventuali percorsi di accompagnamento necessari per l’inserimento delle persone nel nuovo contesto.

Gli interessati possono consultare l’avviso pubblico e scaricare gli appositi moduli al link: https://www.comune.bisceglie.bt.it/istituzionale/avviso/avviso-pubblico-la-raccolta-di-disponibilita-allaccoglienza-di-nuclei-familiari. La compilazione ed invio del modulo non comporta l’instaurarsi di obblighi da parte del Comune di Bisceglie e delle Autorità preposte nei confronti di chi esprime la propria disponibilità.

“Come anticipato, prosegue il lavoro per organizzare un sistema di assistenza e accoglienza dei cittadini ucraini in fuga dalla guerra”, ha spiegato il Sindaco di Bisceglie, Angelantonio Angarano. “Siamo una Città da sempre solidale e sensibile. In questi giorni si stanno susseguendo tanti gesti ammirevoli di aiuto da parte di molti concittadini, cui va il nostro caloroso ringraziamento. Uniti possiamo dare concretamente manforte al popolo ucraino di fronte alla grave emergenza umanitaria che costringe le famiglie a separarsi e donne e bambini a fuggire sotto le bombe in cerca di salvezza”.

In questo senso, oggi pomeriggio partono anche i corsi per l’alfabetizzazione di cittadini ucraini finalizzati all’insegnamento dell’italiano e alla facilitazione dell’inserimento dei bimbi nelle scuole cittadine. I corsi, grazie alla disponibilità di volontari, si svolgeranno al Seminario Arcivescovile Diocesano "don Pasquale Uva", in via Seminario 42, ogni lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 16.30 alle 19.30. Interpreti e traduttori che volessero fornire supporto all’iniziativa possono inviare una mail all’indirizzo solidaliperucraina@gmail.com indicando le lingue conosciute.

mercoledì 9 Marzo 2022

(modifica il 27 Luglio 2022, 15:20)

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Franco
Franco
2 anni fa

Si suppone che donne e bambini ucraini non debbano restare qui per molto, a che servono i corsi di alfabetizzazione? La Nato vuole forse aprire un fronte anti russo decennale? Come in Cecenia o in Afghanistan? Fateci capire a cosa rischiano di andare incontro. A nostra totale insaputa

cosimodebari
cosimodebari
2 anni fa

Ma non leggo neppure nei modelli di proposizione/adesione se il Comune interverrebbe con i soldini a supporto delle varie spese che inevitabilmente dovrà sostenere ogni giorno una famiglia oppure altra struttura ricettiva che accoglierebbe i tanto sfortunati Ucraini

fusti gator
fusti gator
2 anni fa

più che eventuali ragazzi transitati per il seminario e poi spediti nei paesi dell'est, chi si vuole trovare? qualche baccheggiante vacanziere?

Graziano
Graziano
2 anni fa

Non sarà certo accogliendo migliaia di profughi che contribuiremo a risolvere il conflitto. Specie se contemporaneamente inviamo missili e militari italiani.

cosimodebari
cosimodebari
2 anni fa

Da questo fronte di guerra è misteriosamente e totalmente assente l'Onu. Pare la fotocopia del comportamento iniziale della Oms nei confronti della Cina circa il Covid. In questa guerra il comportamento assente (chi tace acconsente) è tra Onu e Russia con dentro pure di nuovo la Cina.