Si parte il 22 gennaio

Rivoluzione rifiuti, nella zona 167 un progetto sperimentale per arrivare alla tariffazione puntuale

foto di Un mezzo di Green Link
Un mezzo di Green Link
Le utenze domestiche saranno dotate di mastelli muniti di chip che consentiranno il tracciamento dei conferimenti. L’obiettivo è introdurre un sistema che premi comportamenti virtuosi
7 commenti 532
Rivoluzione rifiuti, nella zona 167 un progetto sperimentale per arrivare alla tariffazione puntuale
Rivoluzione rifiuti, nella zona 167 un progetto sperimentale per arrivare alla tariffazione puntuale

Favorire il corretto conferimento dei rifiuti, promuovere comportamenti responsabili e consapevoli nell’ottica di introdurre, in un prossimo futuro, il sistema della tariffazione puntuale. È l’obiettivo del progetto sperimentale che sarà avviato nella zona 167 a partire dal prossimo 22 gennaio, come di intesa tra l’Amministrazione Comunale e il gestore del servizio.

La novità consisterà nella dotazione di nuovi mastelli personalizzati per ogni utenza che saranno muniti di un chip elettronico. Ciò consentirà il tracciamento del volume e del numero dei rifiuti prodotti da ogni singolo utente. Nessun’altra modifica è prevista per le modalità di raccolta differenziata e per i calendari.

La sperimentazione riguarderà solo le utenze domestiche della zona 167 ed è finalizzata ad ottenere dati e informazioni utili ai fini dell’adozione, in un futuro prossimo, del sistema della tariffazione puntuale, che consentirebbe di premiare fattivamente i comportamenti virtuosi di coloro che differenziano correttamente, riducendo al minimo la frazione di rifiuto secco non riciclabile. L’applicazione di tale principio, infatti, fa sì che gli utenti siano cointeressati al raggiungimento di importanti obiettivi ambientali, quali la minore produzione di rifiuti indifferenziati, un minor utilizzo del servizio di discarica, un aumento della percentuale di raccolta differenziata e, di conseguenza, del riciclo.

I dipendenti della società appaltatrice, a partire dal 22 gennaio, procederanno progressivamente alla distribuzione a domicilio dei nuovi mastelli (in totale cinque, per carta e cartone, vetro, plastica e metalli, organico e secco residuo), con contestuale ritiro di quelli attualmente in uso, ad eccezione del sottolavello da 10 litri per la frazione organica. La distribuzione avverrà porta a porta, con giorni e orari che saranno opportunamente comunicati con un preventivo volantinaggio ai residenti del quartiere.

Gli utenti che non saranno presenti in casa al momento del ritiro dei vecchi mastelli e della consegna dei nuovi, dotati di chip, potranno recarsi presso l’apposito gazebo che sarà allestito in piazza Hackert nei weekend di sabato 27 e domenica 28 gennaio e di sabato 3 e domenica 4 febbraio dalle ore 9:00 alle ore 12:30.,

Successivamente a tali date sarà possibile concordare la sostituzione dei mastelli presso l’Infopoint sito in via Vittorio veneto 69, chiamando il numero verde di Greenlink e Teknoservice 800.032.488, attivo dal lunedì al sabato dalle 7:30 alle 13:30.

I nuovi mastelli, una volta ricevuti, devono essere utilizzati sin da subito dagli utenti, rispettando il calendario in vigore. Anche la plastica e il residuo secco dovranno essere conferiti nei rispettivi mastelli. Esaurita la fase della distribuzione, è previsto che il nuovo servizio sperimentale di raccolta sia a pieno regime dal 12 febbraio per tutte le valutazioni utili in chiave dell’introduzione, in futuro, della tariffazione puntuale.

mercoledì 17 Gennaio 2024

Argomenti

Notifiche
Notifica di
guest
7 Commenti
Vecchi
Nuovi Più votati
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti
Mariangela
Mariangela
3 mesi fa

Buon pomeriggio, ma non sarebbe meglio spendere i soldi per fototrappole e per acciuffare chi continua a conferire i rifiuti dove prima erano presenti i bidoni in maniera indifferenziata?
perchè continuare ad affliggere noi con ulteriori mastelli (pagati da pochi contribuenti) e rotti e sporcati da tutti coloro che entrano in contatto??
Il sistema mastelli a Bisceglie non va bene… è chiaro!!! Nessuno differenzia bene! Non c’è cultura!!
Mettiamo dei grandi bidoni differenziati (carta plastica ecc.) per ogni quartiere, chiusi e che vengono aperti solo nei giorni stabiliti, con accanto fototrappole per acciuffare chi non rispetta le regole.
Il sistema mastelli che occupa interi marciapiedi della città dalle 19:30 di sera è penoso. Non si può più camminare a piedi e la città è sporca!
Riflettete bene prima di reiterare errori

Vincenzo 8
Vincenzo 8
3 mesi fa
Rispondi a  Mariangela

Evito di “rispondere” a un post che si “arrende” al comportamento incivile e propone soluzioni tecniche irrealizzabili . Concordo , certamente sul potenziare le c.d. fototrappole , ma occorre sperimentare la nuova forma di conferimento e , premiare comportamenti civili . Invero , perché la A.C. non rende noto i dati della caccia agli evasori totali o parziali della “cara” tassa TARI ! Rammento che , chi come, paga tutte ! le tasse e i tributi locali, che la TARI è “cara/salata”…. perché MOLTI NON PAGANO AFFATTO ! E NOI , PAGHIAMO PER COSTORO !!

cosimo
cosimo
3 mesi fa
Rispondi a  Vincenzo 8

E’ una musica vecchia quella che paghiamo per chi non paga messa sempre sul giradischi per nascondere la prorpia inefficienza, voluta o non voluta per raggiungere la meta. Tanto mica ci propinano la lista dei mali pagatori.

ciccio polenta
ciccio polenta
3 mesi fa

Spendere soldi per far credere di fare qualcosa. Le altre città limitrofe pagano meno di Tari e i cittadini ricevono anche le buste colorate, a Bisceglie invece, sul sito è scritto che per le buste working progress ed inoltre pretendono che l’utente metta la spazzatura nella busta colorata. Praticamente i mastelli colorati che scendiamo giù non servono a far capire quale tipo di rifiuti ci stanno dentro?
Siccome i mastelli che posizioniamo fuori , durante la notte sono preda di cani. gatti, topi, scarafaggi, ecc. noi poi l’indomani dobbiamo portarceli in casa, a questo punto fanno bene gli abitanti della zona Carrara San Francesco, via Giuseppe Verdi ecc. , dove lasciano i propri mastelli sempre fuori e quando hanno quel determinato tipo di rifiuto lo vanno a posizionare nel loro mastello collocato fuori casa cioè sul punto di ritiro

cosimo
cosimo
3 mesi fa
Rispondi a  ciccio polenta

Soo stato stamani al punto informazioni della Green Link di Via V. Veneto. La risposta alla mia richiesta delle buste è stata la seguente “Le deve comprare lei da un market qualsiasi”. Ho risposto che dopo aver pagato 500 euro di Tari almeno le buste mi dovevano essere date come accadeva fino a qualche mese fa. E qui un’altra risposta “per non spendere i soldi nell’acquisto delle buste usi quelle della spesa”.

Maria Cassanelli
Maria Cassanelli
3 mesi fa

Continuate a rifilarci mastelli
Dovreste darci le buste col “chip”.
Perché i soliti furbetti che rifilano la spazzatura nei mastelli altrui continueranno a farlo,
A discapito di chi tutte le mattine scende a ritirare il mastello.
E poi, chi vede cosa ci mettono dentro i furbetti?
Poi capisco bene, anche, che x gli anziani, è scomodo salire e scendere col caldo e col freddo.

cosimo
cosimo
3 mesi fa

Premiare, premiare premiare. Ma con quali premi? Infatti del premio denaro non se ne parla, si rimanda a data da destinarsi. Ovvero al MAI. Prima che si iniziasse la raccolta differenziata, anni ed anni fa, ovvero c’erano i maxi bidoni/raccoglitori di ogni cosa agli angoli dei marciapiedi, e una famiglia tipo formata da 3 persone pagava di Tari circa 200 euro. Appena iniziata la raccolta differenziata con i bidoni/raccogliatori per l’organico, il vetro, la plastica e la carta la tariffa si impennò. Poi la genialata dei mastelli, diventati volatili quando c’è il maestrale, lungo i marciapiedi, con un’altra reclame sul “risparmio” della Tari. Quel risparmio strombazzato pure con maxi manifesti forse pure da 5 metri e più quadri portò non ad un risparmio bensì ad un maxi aumento. Tant’è che oggi quei circa 200 euro di allora per una famiglia tipo di 3 persone sono diventati 500 euro circa. Praticamente siamo diventati di fatto non soltanto dipendenti in nero di chi ci fa differenziare in casa la monnezza, pure dipendenti mazziati con gli aumenti negli anni della Tari.