«Come cittadini pugliesi apprendiamo con soddisfazione le dichiarazioni del Governatore Emiliano e degli Assessori Piemontese e Palese che affermano “la Puglia è a deficit zero per la sanità, avendo assorbito il deficit storico e quello arrivato dopo la pandemia”, ma non possiamo che rammaricarci nel prendere atto che tale “equilibrio di bilancio” è giunto con il mancato riconoscimento degli accreditamenti e quindi degli accordi contrattuali in attesa da anni da Rsa e Centri Diurni pugliesi».
E’ durissimo e non fa sconti Antonio Perruggini, Presidente dell’Associazione di Categoria Welfare a Levante.
«Parliamo di circa 80 milioni all’anno – scrive Perruggini – che mancano alla stragrande maggioranza delle strutture destinatarie sulla carta di 200 milioni di euro ma remunerate solo per il 60% del fondo. Saremo ben felici di esultare come stanno facendo i vertici della Regione Puglia una volta che i diritti e soprattutto i Lea verranno assicurati anche ai tanti cittadini che nonostante tutto continuano con grandi sacrifici a essere assistiti presso le Rsa e i Centri diurni pugliesi mentre di fatto è il sistema delle strutture che contribuisce a finanziare il deficit della Regione rendendolo meritevole di uscire dal “piano operativo” poiché privo di quel 40% che doveva essere delle strutture e non delle casse della Regione. Affermare la verità è un dovere civico per tutti e in particolare per chi amministra la cosa pubblica seppur con ampissima e opinabile autonomia».